Non è una condanna record, ma certamente è un segnale che in tribunale arriva la mano dura per chi guida ubriaco e uccide persone innocenti.
È stato condannato con il rito abbreviato (che prevede uno sconto di pena) a quattro anni un uomo di 39 anni di Faenza, Roberto Poscarini, che alla guida con un tasso alcolemico di oltre quattro volte il consentito, il 6 settembre 2008 sulla provinciale Naviglio a Granarolo Faentino (Ravenna) provocò un frontale uccidendo Antonio Babini, 61 anni, ex ciclista ravennate e massaggiatore di una squadra professionista.
Il giudice ha sicuramente tenuto conto di un precedente che getta una luce ancor più fosca sul drammatico incidente: Poscarini a metà degli anni 90, ubriaco alla guida, aveva già ucciso un ventottenne.
La sentenza del Gup Anna Mori del Tribunale di Ravenna prevede anche la sospensione per due anni della patente. La Procura aveva chiesto una condanna a quattro anni e mezzo. Alluomo sono state riconosciute le attenuanti generiche e quelle per avere risarcito il danno ai familiari della vittima.
Laltro incidente avvenne, anche quella volta in stato di ebbrezza, alle porte di Faenza e la vittima fu un ventottenne di Modigliana (Forlì-Cesena) che stava andando a lavorare. Allora aveva patteggiato otto mesi. Per quei fatti Poscarini, che ora è seguito dal Sert di Faenza nellambito di un programma di recupero, aveva però ottenuto una dichiarazione di estinzione del reato. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 15 giorni, quindi la difesa - avvocato Giorgio Guerra e Stefano Donati - ha già annunciato ricorso.
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