Succede di morire per avere esultato con troppo impeto dopo una rete della squadra del cuore. Succede anche che una partita di calcio sia la scintilla capace di innescare lodio etnico laddove i segni, e le scorie, della guerra civile sono ferite ancora aperte. I Mondiali a volte fanno rima con violenza. Per la verità non in Germania, almeno finora, ma altrove sì.
Lunedì sera due tifosi thailandesi sono stati freddati da un loro connazionale in un ristorante di Pattaya, località balneare alla moda poco distante dalla capitale Bangkok. Colpa del gol di Andrea Pirlo durante Italia-Ghana. Colpa più che altro delle grida di gioia dei due supporter, capaci di scatenare la furia cieca di un cliente del ristorante. Quando il regista azzurro ha infilato la perla dell1-0 lesultanza forsennata dei due tifosi è durata pochi attimi appena: prima un secco invito ad abbassare il volume, rimasto inascoltato; poi unaccesa discussione. Infine lepilogo cruento: luomo ha estratto una pistola e ha sparato, lasciando i due - Chamlong Rongsaeng di 30 anni e Somnuek Sonkun di 41 - riversi a terra. Poi si è dileguato, ma la polizia locale giura di averlo già individuato.
Anche Brasile-Croazia, suo malgrado, è stata la miccia che ha scatenato violenze e tafferugli nellex Jugoslavia. Mostar, in Bosnia Erzegovina, è stata teatro di scontri tra fazioni di etnia opposta terminati con diversi feriti, tra cui sei agenti di polizia, e 26 teppisti arrestati.
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