Ucciso da un rapinatore mentre è in auto con l’amica

da Castellammare di Stabia (Napoli)

«Lello scappiamo, non me ne frega niente della macchina nuova, se la prendano pure». Raffaele Gargiulo, 35 anni, Lello per amici e parenti, ha ascoltato il consiglio dell'amica che si trovava in sua compagnia e ha messo in moto la sua auto per fuggire, mentre due malviventi erano all'opera per rubare la fiammante Honda della donna. Uno scatto sull'acceleratore, il tentativo di fuga ma non è bastato per sfuggire alla barbarie: uno dei due banditi, passamontagna calato sul volto e pistola in pugno, appena si è visto passare di fianco la Renault Clio di Gargiulo, ha esploso un colpo di pistola calibro 7,65, che ha trapassato l'ascella e spaccato il cuore dell'uomo. Lello ha avuto la forza di guidare ancora per qualche centinaio di metri, poi ha perso le forze e la Clio si è fermata nella scarpata. Illesa la donna, Gargiulo è morto poco dopo il ricovero in ospedale. Fatale il colpo al cuore.
Scenario di questa nuova pagina di cronaca nera scritta dalla criminalità napoletana, via Quisisana, una zona isolata di Castellammare di Stabia (Napoli). Gargiulo, commerciante, sposato, due bambini, è la vittima numero 34 dall'inizio dell'anno. Gli agenti del commissariato di Castellammare di Stabia, guidato dal vicequestore Luigi Petrillo, stanno dando la caccia agli assassini. I due malviventi, probabilmente, poco prima di uccidere Gargiulo, avevano rapinato due coppiette poco distanti.

Poi hanno visto l'Honda. Ma nella Clio parcheggiata più in là c'era la proprietaria che parlava col suo amico Lello. Nessun tentativo di difendere l'Honda, solo il desiderio di evitare una tragedia. Ma così non è stato.

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