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Ucraina, caos elezioni Arancioni in testa, Yanukovich non ci sta

Il blocco guidato dalla Tymoshenko, appoggiata dal presidente Yushenko (che accusa gli avversari di brogli), sembra in testa, anche se di misura. Ma l'attuale premier, filo-russo, non si arrende e non riconosce la sconfitta

Ucraina, caos elezioni 
Arancioni in testa, 
Yanukovich non ci sta

Kiev - Mentre i sostenitori della "Rivoluzione Arancione" rivendicano la vittoria sui rivali alleati del primo ministro, in un appuntamento elettorale considerato da molti il passaggio finale per porre fine alle divisioni tra i sostenitori della Russia e quelli dell’Occidente, il partito del filo-russo Viktor Yanukovich risulta in testa su quello della ex premier Yulia Timoshenko. Con il 77% delle schede già scrutinate, il Partito delle Regioni di Yanukovich è al 32,3%, mentre blocco guidato da Timoshenko è al 31,1%. Ai voti di Timoshenko bisogna però aggiungere anche quelli di Ucraina nostra, del presidente filo-occidentale Viktor Yushchenko, stimato intorno al 15%. Mentre i comunisti, alleati di Yanukovich, hanno il 5% circa.

Vittoria arancione I partiti legati al presidente Yushchenko sembrano insomma avviati verso la vittoria, ma lontani ancora da un successo netto. E un risultato che non sia schiacciante né in un senso né nell’altro potrebbe voler dire che ci saranno lunghe discussioni per formare una coalizione di governo. Il rivale di Yushchenko, l’attuale primo ministro Yanukovich, smentisce le dichiarazioni di vittoria da parte degli "arancioni" come prive di fondamento. Il premier infatti dice che sarà il suo partito il vincitore di queste elezioni non appena verranno contati anche i voti delle regioni orientali industrializzate a favore della Russia. La forte rivalità tra Yushchenko e Yanukovich lo scorso anno ha ritardato le riforme economiche previste. Yushchenko ha sciolto il parlamento ad aprile, accusando Yanukovich di cercare di conquistare il potere pagando il sostegno di deputati per rafforzare la sua maggioranza e cambiare la Costituzione.

Timore di brogli "Preoccupato" per la lentezza dei risultati elettorali nelle regioni-feudo dei filorussi, il presidente ucraino Viktor Yushchenko ha ordinato "alle forze dell’ordine di avviare immediatamente un’indagine sulle ragioni e le circostanze dei ritardi nella trasmissione dei dati". L’ordine di Yushchenko fa schizzare la tensione politica in attesa dei risultati definitivi delle legislative di ieri, che al momento - con lo spoglio giunto quasi all’80% - profilano un serratissimo testa a testa tra il Partito delle Regioni del premier Viktor Yanukovich e il filo-occidentale Blocco Yulia Tymoshenko. In particolare, Yushchenko chiede alla procura generale e alla commissione elettorale di dare "immediatamente e accuratamente" spiegazioni sui ritardi nell’afflusso dei risultati dalle regioni orientali e del sud - Donetsk, Lugansk, Odessa, Crimea - quelle tradizionalmente più legate alla Russia e quindi feudi del Partito delle Regioni di Yanukovich.

Tra le righe, il timore di brogli, non certo a favore degli arancioni.

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