Ucraina, Timoshenko bocciata per un voto

Kiev. È naufragato ieri tra sospetti di franchi tiratori e denunce di guasti elettronici il primo voto nel Parlamento ucraino per l’elezione a premier di Yulia Timoshenko, la «pasionaria» della rivoluzione arancione che nel 2004 portò al potere l’attuale presidente Viktor Iushchenko. Ieri la bella Yulia ha ottenuto 225 voti, uno in meno di quelli necessari e due in meno di quelli su cui può contare la sua fragile maggioranza arancione filo-occidentale. Al voto non hanno partecipato i tre partiti di opposizione (quello delle regioni del premier uscente, il filorusso Viktor Ianukovic, il Pc e il partito centrista di Aleksander Litvin).

I sostenitori della Timoshenko hanno denunciato il mancato funzionamento di due schede elettroniche, inducendo il presidente del Parlamento a proporre una seconda votazione, ma l’opposizione si è opposta e ha bloccato l’attività parlamentare. Ieri sera Yushchenko ha dato il via a un nuovo giro di consultazioni con tutti i partiti e ha proposto che si torni a votare oggi.

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