Ma qual è la vera linea dellUdc? In Regione cè Fabio Broglia il segretario provinciale che fa appello «ai moderati del centrodestra» affinché «sulle scelte importanti di governo sostengano lUlivo con me, contro la sinistra radicale». A Roma cè Vittorio Adolfo, deputato e segretario regionale, che sostiene Broglia. Ma a Genova cè Umbero Calcagno il coordinatore metropolitano che sconfessa entrambi: «A fronte della facile e accattivante logica di considerare neutrali le scelte amministrative, specie quelle di natura strategica per lo sviluppo e la serena convivenza delle comunità locali, noi riteniamo che tali scelte siano espressione di valori, e i nostri valori, da sempre, sono nettamente diversi da quelli espressi dal nascente Partito Democratico e dalla sinistra radicale». Perché, a proposito di Pd: «Sarà costituito da chi culturalmente e politicamente è figlio della stagione del compromesso storico, e di quella stagione ha ereditato tutti gli aspetti negativi, considerato che lunico aspetto positivo di quel periodo era rappresentato dalla caratura dei suoi protagonisti».
Di più: «Da democristiani abbiamo combattuto e sconfitto la logica del compromesso storico nel febbraio 1980, figuriamoci se possiamo essere interessati a una sua riedizione ancorché in formato bonsai» rincara Calcagno, che, se il messaggio non fosse chiaro, aggiunge di ritenere «doveroso evitare ogni fraintendimento, ogni collusione tra Udc e maggioranza di centrosinistra che governa la Regione, la Provincia e il Comune». Anche in vista delle elezioni amministrative, quando lUdc dovrà correre «sulla base di programmi condivisi», con chi avversa il centrosinistra. E su questo almeno sono tutti daccordo.
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