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«Udc strumento di Doria» I finiani ribelli attaccano il laboratorio di Musso

(...) genovese riesce a fornire diverse chiavi di lettura da parte dei protagonisti della politica cittadina nell’area moderata. Tutti quelli che, dopo la vittoria di Marco Doria alle primarie del centrosinistra, avevano pensato alla possibilità di ricompattare tutte le forze politiche alternative alla sinistra intorno ad un unico volto. Una grande alleanza alla quale aveva risposto «no, grazie» per primo Enrico Musso definendola un’ammucchiata e sulla quale ha chiuso ogni ragionamento anche l’Udc con la scelta di confluire nella lista civica messa in cantiere dalla Fondazione Oltremare. Scelta che non tutte le anime del Terzo Polo hanno condiviso: l’Api di Rutelli non ha ancora ufficializzato il suo appoggio al senatore liberale, mentre l’associazione Liguria Futurista, corrente di Futuro e Libertà, legge dietro a questo accordo un clamoroso «trappolone» per Fli e per lo stesso Musso.
La teoria dei futuristi si basa sui dati delle scorse amministrative e cerca di dimostrare che il Terzo Polo avrebbe un valore aggiunto che non supererà il 5 per cento e al quale potrebbe aggiungersi un 12 per cento raccolto dagli elettori duri e puri dell’ex esponente Pdl, e qui Monteleone potrebbe organizzare il proprio «trappolone»: «Il segretario ligure Udc punterà secco su due candidati e riuscirà a farli eleggere sfruttando la lista civica, mentre se si fosse presentato da solo ne avrebbe raccolto solo uno - è la ricostruzione di Liguria Futurista -. Non solo: sulla base che vedeva meglio un’alleanza con Doria potrà dire di usare il voto disgiunto per il sindaco, indicando il candidato della sinistra». Conseguenza dell’argomentazione è che chi si adopera per la lista civica di Musso rischia di non entrare nella sala rossa di palazzo Tursi e, in caso di vittoria di Doria, «gli eletti Udc potrebbero poi riposizionarsi con la sinistra».


L’accordo centrista ha spiazzato soprattutto il Pdl ancora lontano dal chiudere la questione candidato e critico nei confronti del partito di Casini che, con il vice coordinatore vicario Antonio Oppicelli, ha lanciato un ulteriore appello ai centristi «per la più amplia alleanza possibile di tutte le forze liberali e alternative alla sinistra, non ultima la Lega».

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