L'ultima volta al Friuli fu un successo, addirittura un trionfo con le firme di Skuhravy, Nappi, Caricola e Ciocci. Era il 7 novembre 1993 e finì quattro a zero per il Grifo, ma era un altro Genoa, come del resto era un'altra Udinese. Oggi si trovano di fronte una squadra che lotta per un posto Champions contro un gruppo che punta, quanto prima, a raggiungere la salvezza. Udinese-Genoa, partita che sembra allergica al pareggio se si guarda la storia visto che l'ultimo dei tre «x» risale a 25 anni fa. E a giudicare dal modo di giocare dei due allenatori difficilmente finirà così anche in questo caso.
Floro Flores, Quagliarella, Di Natale contro Leon e Borriello. Attacchi importanti dunque, ma anche difese non propriamente impeccabili visto che la squadra di Marino ha subito finora 28 gol quasi come il collega Gasperini che di reti ne ha prese 30. Ecco allora la filosofia dei due tecnici che però in questa settimana intensa dovranno fare i conti con il turn over. Dopo Udine per il Genoa ci sarà il Napoli al Ferraris mercoledì prossimo e poi la trasferta di Cagliari domenica 2 marzo. E allora la formazione è un po' come la soluzione di un rebus.
La più probabile porta ad una disposizione in campo simile a quella dell'andata con un 4-4-1-1 pronto a bloccare le manovre della squadra friuliana e a sfruttare le ripartenze. A centrocampo Juric ha recuperato e il posto accanto a Paro dovrebbe essere il suo con Fabiano sulla sinistra a sostituire lo squalificato Danilo. Ma l'obiettivo di questi otto giorni è anche quello di rimanere in undici in campo fino alla fine del match per non ripetere le ultime due gare, Livorno e Sampdoria, concluse in dieci per le espulsioni di Santos e, appunto Danilo. Del resto la statistica, contestata da Gasperini, parla di un Genoa secondo nella classifica dei «gialli» con 74 cartellini. Meglio, si fa per dire, ha fatto solo l'Atalanta con 79 ammonizioni.
In questo ragionamento però spicca anche il rapporto ammonizione-falli che testimonia l'inflessibilità dei direttori di gara nei confronti del grifo: alla squadra rossoblù viene sventolato un giallo ogni 6,03 interventi fallosi mentre, per citarne una, il Siena finisce sul taccuino dell'arbitro ogni 10 falli. Peggio del Genoa ci sono solo Livorno (6,00) e Atalanta (5,11). Compito di non confermare questa statistica nel match di oggi spetterà all'arbitro Daniele Orsato di Schio.
Sugli spalti non mancheranno i colori rossoblù con alcune centinaia di tifosi che si sobbarcheranno mille chilometri di viaggio, tra andata e ritorno, per seguire un match che all'andata rappresentò l'apertura di un ciclo di tre vittorie.
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