Bruxelles - La Commissione Ue conferma che l’Italia nel 2007 crescerà dell’1,9%, "un po' al di sotto del suo potenziale". "Dopo la crescita debole del primo trimestre 2007 - spiegano gli uffici del commissario agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia - per la seconda metà dell’anno gli indicatori che misurano la fiducia degli investitori suggeriscono che sia nei servizi che nell’industria manifatturiera l’attività economica farà probabilmente registrare una moderata espansione".
Crescita a fine anno Prevista una crescita del pil dello 0,4% nel terzo trimestre e dello 0,4% nel quarto. "Nel primo trimestre - spiega la Commissione Ue - a trainare maggiormente la crescita sono stati i consumi, malgrado il rallentamento della crescita dell’occupazione. Indicazioni positive per il settore dei servizi e una crescita incoraggiante delle entrate Iva fino al mese di agosto suggeriscono che la domanda continuerà ad essere il principale traino della crescita nel resto dell’anno". Per l’esecutivo europeo, inoltre, "dopo il forte incremento registrato nell’ultima parte del 2006, le esportazioni sono diminuite. Comunque, combinate con un una moderata dinamica dell’import, le esportazioni nette sono previste dare un contributo positivo alla crescita del pil nel 2007. la contrazione della produzione industriale nei primi due trimestri, poi, suggerisce che il contributo del manifatturiero alla crescita complessiva del 2007 sarà meno importante del 2006. Al contrario - conclude la Commissione Ue - per il settore dei servizi è previsto un buon andamento".
Tagliare il deficit L’Unione europea continua a sperare che l’Italia corregga il suo deficit eccessivo entro il 2007. Lo ha detto il commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, precisando che l’ipotesi di una riduzione del deficit è coerente con le stime presentate oggi. "Spero che alla fine di quest’anno, come ho detto più volte, l’eccessivo deficit italiano sarà corretto, e questo è coerente con le stime di crescita presentate oggi" ha detto il commissario. La commissione europea ha confermato oggi la stima di 1,9% per la crescita italiana 2007.
Inflazione giù Mentre l’inflazione in Italia sarà dell’1,9% alla fine del 2007. Lo afferma la Commissione Ue che conferma così le precedenti previsioni del maggio scorso. L’esecutivo europeo sottolinea come l’1,9% sia ben al di sotto del 2,2% con cui si è chiuso il 2006. "Questo - spiega la Commissione - grazie anche al pacchetto di misure sulle liberalizzazioni adottato dal governo, soprattutto per quel che riguarda le tariffe nel settore delle telecomunicazioni".
Frena Eurolandia Bruxelles rivede leggermente al ribasso le stime di crescita di Eurolandia per il 2007: +2,5% rispetto al 2,6% delle precedenti previsioni del maggio scorso. Anche nell’Ue-27 il pil crescerà quest’anno meno del previsto: +2,8% contro il +2,9% delle previsioni di Primavera. E dopo la revisione al ribasso dello 0,1% del Pil 2007 di Eurolandia e dell’Ue-27 "si prevede che la crescita dell’economia europea resti sostenuta da solidi fondamentali e da condizioni ancora favorevoli. Tuttavia, le recenti turbolenze hanno chiaramente aumentato i rischi di ulteriori ribassi". Lo afferma la Commissione Ue che oggi ha presentato le sue stime intermedie. "Per questo - afferma il commissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia - chiediamo ai governi di mantenere invariata la via delle riforme strutturali e di consolidare lo stato dei propri conti pubblici". In crescita invece l'inflazione.
Alla fine dell’anno si attesterà al 2%, contro l’1,9% delle precedenti previsioni. Per quel che riguarda l’Ue-27 l’esecutivo europeo conferma che alla fine del 2007 l’inflazione sarà al 2,2%, in linea con le precedenti stime.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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