Una «faccina» verde per esprimere soddisfazione, una gialla per un giudizio neutro e la rossa per palesare disapprovazione. I romani diventano censori dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione. In 86 sportelli comunali a partire da aprile sarà possibile dare i voti al servizio pubblico. Lidea è di monitorare 23 uffici dellanagrafe centrale, 16 sportelli nel IX municipio e 47 nel dodicesimo.
La possibilità è offerta dal progetto «Mettiamoci la faccia» ideato e promosso dal ministero per la pubblica amministrazione e innovazione e presentato dal ministro Brunetta e dal sindaco Alemanno. Fuori dagli sportelli che aderiscono alliniziativa i cittadini troveranno terminali touch screen sui quali potranno spingere il pulsante con il loro grado di soddisfazione. «Vorrei una decorazione per il coraggio e lo sprezzo del pericolo - scherza il sindaco - visto che abbiamo messo a disposizione delliniziativa ben 86 sportelli. Dobbiamo fare uno sforzo per fare entrare in contatto le esigenze degli uffici con quelle dei cittadini. Deve essere immediatamente visibile la capacità della tecnostruttura degli uffici comunali di dare risposte adeguate ai cittadini. Per gli amministratori è meglio conoscere quello che pensa la gente da queste macchinette che dalle urne elettorali. Ci vorrà un podi sperimentazione. Ma lidea è misurare la produttività e dunque attivare meccanismi di premio in base alla soddisfazione della gente».
«Siamo di fronte ad una piccola, grande rivoluzione culturale - sottolinea Brunetta -. Vogliamo che la cultura della valutazione sia generalizzata. Non ci sarà un grande fratello, ma una forma di controllo in forma sperimentale e volontaria per le pubbliche amministrazioni in senso stretto e per le public utilities».
Il meccanismo delle «faccine», avverte Brunetta «non sarà un modo per criminalizzare limpiegato dietro lo sportello» anche se i risultati delle votazioni dei clienti potranno essere «un criterio per premiare i dipendenti». Il progetto non riguarderà solo gli sportelli del Comune di Roma, ma anche quelli di altri comuni che aderiranno e di enti quali Enpals, Inps, Ipost, Aci, Poste e Cciaa.