Ufo, in Lombardia record di avvistamenti

Duemila segnalazioni dal 1947 a oggi E non tutte spiegabili

Qualcuno, da lassù, ci spia. Uno dei casi più celebri - classificato come «incontro ravvicinato del terzo tipo» - risale all’aprile 1950: ad Abbiate Guazzone un operaio, in una notte di temporale, si imbattè in uno strano oggetto, simile a una palla schiacciata, alto circa 10 metri. Ne uscirono due alieni, «simili a essere umani», che indossavano scafandri e maschere trasparenti sugli occhi. Nel dicembre ’62, a Milano, invece, un vigile notturno sentì un qualcosa «che gli sibilava dietro la nuca»: voltandosi vide un oggetto discoidale a un metro da terra, argenteo. E da un portello si affacciò un “umanoide” dalla testa nera... Ne riferirono tutti i giornali.
Sono solo due degli oltre 2mila casi di avvistamenti di Ufo segnalati dal 1947 a oggi in Lombardia, la regione italiana più interessata da visite di «oggetti volanti non identificati».

Complessivamente il Centro italiano studi ufologici, che in questi giorni organizza un grande convegno internazionale a Saint Vincent in occasione dei 60 anni dal primo avvistamento della storia moderna (24 giugno ’47, a Mount Rainier, Washington), ne ha schedati 19mila in tutta la penisola. Un’ampia percentuale dei quali - come riferiscono gli esperti - può essere spiegata razionalmente. Mentre il 10% rimane a tutt’oggi un mistero.

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