Un condono tombale, ecco quello che ci vuole per sistemare la gravissima situazione che si è creata, in particolare per le famiglie più povere, a causa dei pagamenti richiesti da Gestline, la società concessionaria della riscossione dei tributi per conto del Comune: lardita proposta arriva dal segretario cittadino di Rifondazione comunista, Bruno Pastorino, che si rivolge direttamente al sindaco Giuseppe Pericu nellambito di un a serie di considerazioni relative alla politica fiscale dellamministrazione. E mentre proseguono gli incontri fra Gestline, prefettura e rappresentanti dei consumatori per studiare una soluzione ai problemi della rateizzazione del debito e delle code allo sportello dei pagamenti di via DAnnunzio (ne riferiamo nellarticolo accanto), il segretario comunista dichiara apertamente che, «non ci interessano i problemi di natura organizzativa della Gestline, ma il fatto che migliaia di genovesi vengano intercettati da cartelle esattoriali e si dimostrino d'improvviso dei cattivi pagatori. Oggi evidentemente - aggiunge Pastorino - pagare l'Ici e la Tarsu è un problema. Ci vuole pertanto una sanatoria tombale nei confronti dei debitori, soprattutto per nuclei familiari in evidente stato di povertà». Indirettamente, risponde subito lassessore comunale Luigi Liccardo che conferma «la disponibilità della giunta a studiare iniziative per andare incontro alle esigenze delle famiglie disagiate e delle fasce deboli».
Non basta: i provvedimenti che riguardano più o meno direttamente la Gestline sono solo una parte della «rivoluzione» complessiva elaborata da Rifondazione, che pure fa parte della maggioranza di Pericu a Palazzo Tursi. A giudizio di Pastorino, infatti, bisogna istituire innanzi tutto un tavolo comune per elaborare strategie e obiettivi dell'Unione. Ci vuole inoltre un' inchiesta sulla povertà a Genova che aiuti a spiegare i troppi casi di insolvenza e l' ormai ingente problema abitativo. Ma il segretario genovese di Rifondazione, che ha voluto anche lanciare un appello agli altri partiti dell'Unione per arrivare «a una sintesi delle esigenze di ogni parte dello schieramento in vista della prossime elezione del sindaco», inserisce altre voci nella lista delle priorità che il tavolo dovrebbe da subito affrontare. E chiede, ad esempio, di eliminare l'Ici sulla prima casa, recuperando gli introiti dagli immobili commerciali e dalle grandi filiere delle proprietà immobiliari. Nel frattempo, insiste Pastorino, «auspichiamo che il Comune abbandoni l' idea scellerata di aumentare l' imposta mantenendo l'attuale aliquota». Sull' Amt, infine, Rifondazione ritiene che «il caso del biglietto integrato che sparisce è emblematico. Certe decisioni che spettavano al consiglio comunale, di fatto vengono prese dai dirigenti dell'azienda.
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