RomaUna volta fare fiction televisiva significava soprattutto fuggire dalla realtà. Oggi, al contrario, vuol dire immergersi sempre più spesso nel quotidiano più scabro, più bruciante. E con successo. Una tendenza confermata da Gli ultimi del paradiso: la miniserie di Luciano Manuzzi con cui Raiuno (domenica e lunedì in prima serata) proverà ad attirare i telespettatori - contemporaneamente tentati dalle più facili lusinghe del Grande Fratello - con temi drammatici quali le morti bianche, il lavoro nero, il precariato. «Ma questa fiction risponde in pieno alla nostra missione - osserva il direttore di Raifiction, Del Noce -. E cioè trattare temi di alto rilievo sociale, coniugandoli allo spettacolo. È un compito già realizzato con Lo scandalo della Banca Romana e che tornerà in Basaglia. E al quale non intendiamo sottrarci».
Questo dunque il mix tentato dalla storia del camionista Mario (Massimo Ghini) che con la moglie Carmen (Elena Sofia Ricci) sè costruito un piccolo benessere economico, ma che, dopo lincidente sul lavoro che ha colpito un suo collega, viene travolto da problemi dogni genere, fino a perdere il posto e a rinascere, infine, come piccolo imprenditore. «Si tratta di una storia molto particolare - ammette Ghini -. Il mio personaggio, infatti, allinizio è un lavoratore: si trova cioè ad affrontare le morti bianche in prima persona. Poi, divenuto imprenditore, passa dallaltra parte della barricata: vivrà sulla sua pelle le contraddizioni insite in questo tipo di responsabilità». I due diversi punti di vista, fa notare lattore, «aiuteranno lo spettatore ad analizzare meglio il problema». «Ma senza posizioni ideologiche, né pedanti o accusatorie - aggiunge Del Noce -. Il nostro compito non è denunciare i colpevoli, e nemmeno indicare gli innocenti. Semmai sensibilizzare tutti sulla gravità della questione». Ma non teme Raiuno di rischiare troppo, nella guerra degli ascolti? «La Rai è servizio pubblico sempre; anche nei programmi dove si rischia lascolto. La nostra fondata speranza è che Gli ultimi del paradiso riesca a coniugare tematiche dure e ascolti elevati». «Io stessa ho accettato subito il ruolo, che pure non era da protagonista - confessa Elena Sofia Ricci - perché ne sentivo tutta limportanza sociale.
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