Gli ultrà A fine partita lancio di bottiglie agli agenti Laser per Mou e un invasore a caccia di Cambiasso

Roma. Prima della partita, grazie ai controlli, i temuti gemellaggi tra interisti e laziali avevano sortito effetti trascurabili: qualche scaramuccia davanti all’Olimpico, una protesta contro la lentezza dei tornelli davanti alla tribuna Tevere, un paio di auto in fiamme nel pomeriggio. Il piano traffico aveva infatti paralizzato il centro cittadino da cima a fondo e una volta arrivati a ridosso dello stadio un’abnorme zona rossa pedonale aveva fatto il resto. Prevenzione che, poi, non ha evidentemente disinnescato qualche stupido che a inizio partita ha preso di mira, con i famigerati laser verdi, Mourinho. Da notare che martedì notte 50 romanisti si erano diretti verso l’Hilton dove era alloggiata l’Inter, ma le forze dell’ordine li avevano mandati via.

Peccato che, dopo la partita, complice anche il clima teso della sfida, il nervosismo tra gli ultrà è montato: per cui un balordo ha invaso il campo per picchiare Cambiasso ma è stato fermato in tempo dagli steward e, più tardi, fuori dallo stadio, alcuni romanisti hanno lanciato bottiglie contro gli agenti in zona Ponte Duca d’Aosta. Subito bloccati.

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