Antonella Aldrighetti
La condotta operativa del neo manager dellUmberto I, definita già impropria dallopposizione regionale, si arricchisce di un nuovo capitolo e questa volta oltrepassa i confini di competenza locale. Ed ecco che quello che ormai è stato nominato, con una certa dose di ironia, il «caso Ubaldo Montaguti» approda in Parlamento.
Nella giornata di ieri, infatti, allalbo della Camera è stata iscritta a ruolo linterrogazione di Alleanza nazionale a firma del deputato Donato Lamorte. Tre pagine dettagliate che non lasciano adito a scappatoie interpretative perché, quelle notizie sono già trapelate a mezzo stampa, vengono esplicitate e corredate punto per punto da norme legislative di competenza nazionale. Si parte dal decreto di nomina di Montaguti, definito «illegittimo», fino allincremento di stipendio rispetto ai predecessori e agli altri colleghi direttori (fissato entro e non oltre i 180mila euro). Senza tralasciare, poi, il contratto acceso alla consorte, Daniela Celin, per altrettanti 110mila euro. Ma tra le righe «imputate» si scorge anche un elemento che suscita nuova curiosità: sembrerebbe che il direttore amministrativo invece non abbia i requisiti di idoneità per lincarico. Incarico fiduciario siglato proprio da Montaguti.
A doversi prendere la briga di rispondere allesponente di An saranno, in ordine, il ministro della Giustizia, Interni, Salute e Finanze. Motivo che fa esultare lopposizione regionale. Ed è proprio il capogruppo di An Fabio Rampelli a prendere la parola. «Nellattesa che Marrazzo si scomodi a rispondere ai quesiti sullappariscente caso Montaguti - specifica - siamo soddisfatti che la questione Policlinico sia approdata a Montecitorio. Questo signore, sceso dalla rossa Emilia pensando di trovare nellazienda che dirige una piccola Stalingrado, ora che ha iniziato a impartire lezioni a tutti, dovrà rispondere del suo operato al Parlamento. Se questi sono i manager scelti dalla sinistra i cittadini devono preoccuparsi».
Lampia ed esaustiva richiesta di delucidazioni del deputato Lamorte in merito alloperato amministrativo del direttore generale, in carica da meno di due mesi, parte infatti dallassunto che lo stesso contratto di nomina, firmato dal rettore delluniversità La Sapienza Renato Guarini, sarebbe illegittimo. Secondo lesponente della Cdl, scaduto il quadriennio di sperimentazione nel gennaio 2004, la nomina sarebbe spettata al governatore Piero Marrazzo. Quanto alla retribuzione, a Montaguti vengono riconosciuti 207mila euro lanno più il 30 per cento per leventuale raggiungimento degli obiettivi prefissati e comunque «non ben identificabili», si legge nel testo inquisitorio. Sul contratto della coniuge ci si appellerebbe ai vincoli del «more uxorio» che ne impedirebbero la stipula.
E ora passiamo allultima novità. Lamorte punta anche lindice contro il direttore amministrativo, Luciano Barnaba, che sarebbe in possesso solo della laurea in fisica, mentre lidoneità alla posizione ricoperta imporrebbe dessere laureati in discipline giuridiche o economiche.
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