Dovrà sciogliersi la Magyar Garda, la Guardia ungherese, la milizia paramilitare legata al partito di estrema destra Jobbik, protagonista di un lusinghiero successo nelle ultime elezioni europee. La Corte dappello di Budapest ha confermato ieri la sentenza di scioglimento forzoso dellorganizzazione, colpevole, secondo i magistrati, di aver commesso atti discriminatori nei confronti della minoranza rom magiara.
La sentenza ha confermato la decisione del 17 dicembre scorso contro la quale la Magyar Garda aveva opposto appello.
«I membri dellassociazione Guardia ungherese hanno creato unatmosfera di odio, dal momento che le loro attività - come le sfilate dei suoi membri e i discorsi dei suoi dirigenti nei centri abitati e nei villaggi con residenti rom - violano la dignità della minoranza zigana», aveva segnalato la corte nella prima sentenza. «Invece di risolvere i conflitti - ha confermato la Corte dappello - le sfilate hanno fatto sorgere nuove tensioni». Orban Kolompar, presidente dellAutorità nazionale rom, ha salutato con soddisfazione la sentenza.
«È la vittoria del buon senso, della democrazia, dei rom e di tutto il paese», ha dichiarato. «I rom ungheresi possono di nuovo gioire, perché gli estremisti non potranno continuare la loro attività in maniera organizzata», ha detto Laszlo Teleki, commissario di governo per i rom. Magyar Garda è stata formata nellagosto 2007 dal partito nazionalista Jobbik, che ha ottenuto circa il 15 per cento alle ultime europee. Tra le sue iniziative, una campagna contro i «criminali rom».
Capolista di Jobbik alle ultime consultazioni è stata Krisztina Morvai, elegante avvocato, madre di tre figlie, che ha suscitato non poche polemiche per i suoi toni incendiari. In unoccasione parlò di «soluzione finale del problema degli zingari», riecheggiando la famigerata espressione che i nazisti avevano usato per gli ebrei. Gli aderenti alla milizia, che teorizza minori diritti per i rom rispetto agli altri cittadini ungheresi, sono circa un migliaio. Vestiti di ununiforme modellata su quella delle Croci frecciate (formazione nazista ungherese durante la Seconda guerra mondiale), i membri della Guardia magiara organizzano regolarmente marce con discorsi violentemente anti-rom, e ispirati alla nostalgia per la «Grande Ungheria», precedenti alle mutilazioni territoriali successive al 1945.
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