Unico o vintage, il profumo ora fa sognare

Milano è in subbuglio. Tutti ne parlano, in tanti si preoccupano, per lo più stranieri.
Non c’è una camera d’albergo libera nella città, oltre che per il Salone del mobile, per la maledetta nube che sta paralizzando i cieli d’Europa. Chi deve partire non riesce ed alcuni furbetti ne approfittano per alzare ulteriormente le tariffe hotelliere.
Ne sanno qualcosa i signorotti russi che hanno partecipato, come tutti gli anni, all’opulenta festa in onore del design magazine «Salon». Nelle addobbate sale dell’Hotel Marriott va in scena un party con gli ingredienti preferiti dai moscoviti: vistose e ingioiellate fanciulle, vodka a fiumi, cibi speziati, musica retrò ed un ambiente assolutamente cafonal, condito da enormi bodyguard che si esprimono solo in cirillico e abiti maschili stile sagra paesana.
Così dopo un drink di benvenuto, cambiamo velocemente aria, dirigendoci all’esclusivo dinner placè organizzato dal marchio Henry Cotton’s nella «profumata» cornice del vivaio delle benemerite Sorelle Riva. Un tripudio di fiori multicolor e rigogliose piante rampicanti accolgono i graditi ospiti, con un sottofondo di musica classica dal vivo. Presenti architetti, designer, giornalisti e l’immancabile tout Milan mondano.
Sorride la direttora voguista Franca Sozzani, priva del «fido» Elkann, mentre si salutano e parlottano Giulia Ligresti e Daniela Santanchè. Intravediamo nella penombra le giovani leve delle famiglie Versace e Brivio Sforza, ma a quel punto, con le imbandite tavole che si riempiono, fuggiamo all’evento clou della serata, il rave party made in Replay nell’affascinante location dell’Hangar alla Bicocca.
Atmosfera unica: da una parte l’installazione permanente delle Torri di Kiefer illuminate ad hoc, all’interno di un curatissimo giardino con il rumore dell’acqua che scorre; dall’altra il contrasto con lo spazio totally undreground dove la cantante irlandese Roisin Murphy e affermati dj, si alternano per la gioia dei numerosissimi festaioli scatenati.


Pubblico assolutamente eterogeneo, privè blindatissimo dove la fanno da padrone giovani stilisti come Francesco Scognamiglio, vecchi volponi del calibro di Alejandro Agag e nobil fanciulle in erba stile Matilde Borromeo. Mentre il corpulento Costantino della Gherardesca si prodiga in compiaciute interviste, la festa prosegue ad oltranza sino alle prime luci dell’alba.
Noi abbandoniamo il palcoscenico assai prima.

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