Paolo Stefanato
da Milano
Scontato e corale è stato ieri il sì dellassemblea dei soci di Unicredit alloperazione che, con lintegrazione della tedesca HypoVereinsbank, porterà il gruppo italiano a diventare «la prima banca paneuropea» secondo le parole del suo amministratore delegato Alessandro Profumo, con una rete di 7mila sportelli distribuiti in 19 Paesi. Per superare questa «babele» è stata scelta anche una lingua ufficiale, linglese. Profumo - che in assemblea è stato salutato con un lungo applauso dagli azionisti - ha riferito tra laltro che il bilancio del lavoro di integrazione («dal basso verso lalto») svolto nel primo mese, è positivo. «È unoperazione fondamentale per il nostro gruppo» ha affermato, indicando il 2008 come lanno in cui sarà possibile valutare il suo successo.
Il rischio di azioni di disturbo da parte di altri soggetti è considerato piuttosto remoto, visto che lapprovazione del progetto è venuta da entrambi i consigli e che di conseguenza qualsiasi altra offerta «sarebbe ostile», quindi «poco probabile». Tuttavia, qualche ostacolo da superare cè ancora, in Austria e in Polonia, dove le rispettive Opa a cascata sul 100% di Bank of Austria e di Bhp potranno essere riviste: per la prima, è prevedibile un ritocco dellofferta in denaro, oggi di 70,04 euro, considerata bassa dai calcoli delle autorità viennesi, mentre in Polonia potrebbe essere formulato un nuovo prezzo con una tempistica diversa da quella prevista. Le modifiche dei prezzi sono state oggetto di una delega data dal consiglio a Profumo in una riunione svoltasi a Genova prima dellassemblea (per inciso, Unicredit non abbandonerà la città ligure come propria sede legale, come qualcuno aveva ipotizzato). Il mandato del cda sulla modifica del prezzo è condizionato al mantenimento di una differenza rispetto al valore dellofferta di scambio, in modo che resti comunque confermata la maggiore attrattività di questultima. Loperazione annunciata il 12 giugno prevede lo scambio di unazione Hvb contro cinque nuove azioni Unicredit, dopo laumento da 2,34 miliardi approvato ieri. Il 3 agosto la Consob darà il primo via libera per la quotazione delle azioni anche a Francoforte e a Varsavia (ieri in Borsa a Milano meno 0,3%).
Dal punto di vista strategico, Profumo ha osservato che loperazione è nata anche dallidea che «il punto peggiore del ciclo economico in Germania sia alle spalle e che ci sia in quel Paese una potenziale ripresa».
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