Unicredit chiede un incontro con il governo

Si parlerà del no alla fusione tra le controllate polacche Pekao e Bph

da Milano

Unicredit ha chiesto al ministro del tesoro polacco un incontro per sbloccare il progetto di fusione tra le sue due controllate in Polonia, Bank Pekao e Bph, quest’ultima passata di recente sotto il controllo di Unicredit dopo l'acquisizione della tedesca Hvb. Lo ha annunciato il ministero del Tesoro polacco. Secondo una portavoce del ministero, il governo «risponderà alla proposta nei prossimi giorni e fisserà una data per l'incontro». Sempre in giornata, il premier di Varsavia, Kazimierz Marcinkiewicz, che esercita ad interim anche le funzioni di ministro del Tesoro, ha tuttavia sottolineato di essere ancora in attesa della risposta a una missiva inviata a Unicredit a fine dicembre. Il ministero del Tesoro ha, inoltre, spiegato che la risposta ai chiarimenti chiesti venerdì dalla Commissione europea sull'operazione, «è in via di elaborazione e sarà inviata quando sarà il momento». Lo stesso ministero ha reso noto che alla Commissione europea è stata inoltrata una lettera di conferma della missiva inviata da Bruxelles il 13 gennaio. Varsavia dice di essere stata sorpresa dalla richiesta di chiarimenti, in merito al no di Varsavia alla fusione tra Pekao e Bph. «Il governo polacco agisce solo per tutelare l'interesse pubblico», viene precisato nel comunicato. La Commissione europea aveva voluto sottolineare la sua esclusiva competenza in materia di fusioni bancarie, ribadendo di aver già analizzato le possibili ripercussioni del dossier Pekao-Bph sul mercato europeo e polacco, non intravedendo timori per la concorrenza.

Sempre ieri si è saputo che Alessandro Profumo e Carlo Salvatori, rispettivamente amministratore delegato e vicepresidente di Unicredit, entreranno a far parte del consiglio di sorveglianza della controllata austriaca Bank Austria Creditanstalt.

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