Economia

Unicredit, intesa con Varsavia per Bph-Pekao

Via libera alle nozze dalla commissione di supervisione della banca centrale polacca

Unicredit, intesa con Varsavia   per Bph-Pekao

Rodolfo Parietti

da Milano

Il lungo braccio di ferro si è sciolto in una stretta di mano, quella tra Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, e il premier polacco, Kazimierz Marcinkiewicz. Così, nel palazzo della Cancelleria di Varsavia, è stato posto ieri il suggello all’intesa raggiunta su Bph, con una soluzione di compromesso in grado di contemperare sia le esigenze di espansione della banca di piazza Cordusio, sia quelle di natura economico-politica del governo polacco. Accordo raggiunto, dunque, sulla base della cessione di 200 sportelli di Bph rispetto ai complessivi 460, e dell’impegno preso da Unicredit (che quoterà i propri titoli alla Borsa di Varsavia) di salvaguardare per i prossimi due anni i livelli occupazionali non solo di Bph, ma anche di Pekao.
Sulla soluzione, salutata favorevolmente da Piazza Affari (più 2,1% il titolo, a 6,13 euro), ha pesato fino al tardo pomeriggio di ieri l’ombra del mancato pronunciamento, da parte della commissione di supervisione della banca centrale polacca, sulla concessione a Unicredit dell’esercizio dei diritti di voto sul 71% di azioni Bph. Un passaggio obbligato per poter procedere all’integrazione tra Bph e Pekao. Le ruggini tra il governatore Leszek Balcerowicz e l’esecutivo di Varsavia avevano infatti riproposto lo stesso copione di oltre un mese fa, con il governo tornato alla carica per avere un rappresentante del Tesoro presente alla riunione e con la banca centrale decisa a non accoglierne la richiesta. Si è così aperta un’interminabile discussione, conclusa solo in serata.
A questo punto, non vi sono impedimenti al matrimonio tra Bph e Pekao. «Abbiamo raggiunto un accordo grazie al personale impegno del premier Marcinkiewicz - ha affermato Profumo -. Un accordo positivo per la Polonia, per i nostri clienti, per i lavoratori e per Unicredit». I 200 sportelli oggetto dell’intesa saranno messi all’asta, con tempi e modalità ancora da definire. Gli acquirenti non dovrebbero mancare, considerata la forte espansione del settore bancario polacco che nel 2005 ha visto crescere i depositi di oltre il 60% dopo il più 50% registrato nel 2004. Nella nuova realtà bancaria che si andrà a costituire, il Tesoro polacco avrà diritto a due propri rappresentanti nel comitato di supervisione. Unicredit, che si è impegnata a non effettuare tagli di personale durante il periodo della cessione degli sportelli e fino al 31 marzo 2008, diventerà il quarto polo bancario europeo, con oltre 28 milioni di clienti e oltre 7mila sportelli sparsi in 19 Paesi.
L’intesa raggiunta da Profumo e Marcinkiewicz non ferma tuttavia la doppia procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti della Polonia. «Prenderemo le nostre decisioni sulla base della risposta inviata da Varsavia lunedì scorso», ha detto il portavoce del commissario per la Concorrenza, Neelie Kroes, Jonathan Todd.

La commissione al Mercato interno guidata da Charlie McCreevy deve invece ancora ricevere la replica di Varsavia, attesa entro l’8 di maggio.

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