da Milano
Via libera alle offerte di Unicredit su Hvb e su Bank Austria Creditanstalt. Lok delle autorità interessate, la Bafin tedesca (equivalente alla nostra Consob) e la Commissione per le acquisizioni austriaca, è arrivato nei giorni scorsi. Il prospetto informativo (in tutto più di 700 pagine) è stato pubblicato ieri e in base alle normative dei due Paesi già lunedì chi vorrà potrà recarsi in banca per aderire alla proposta di acquisto lanciata dalla banca guidata da Alessandro Profumo. Il periodo di offerta si concluderà il 10 ottobre per quanto riguarda la banca tedesca e il 17 dello stesso mese per quella austriaca. Entrambe le banche rimarranno quotate. Non si è ancora chiusa invece la procedura sulla polacca Bph. La terza Opa prevista nella complessa acquisizione di Hvb partirà una volta ottenute le autorizzazioni richieste dalla legge locale. Come noto i soci di Hvb riceveranno cinque azioni Unicredit per ogni titolo detenuto. Più complesso il meccanismo per Bank Austria Creditanstalt (controllata al 77,5% da Hvb). Le norme in vigore a Vienna prevedono che in caso di unofferta di scambio agli azionisti venga presentata anche unofferta obbligatoria in contanti. E sullammontare di questa proposta cash non sono mancati i contrasti tra la banca italiana e lautorità di vigilanza austriaca. Unicredit ha proposto in un primo tempo 70 euro, che sono stati portati a 79,60 dalla commissione di controllo di Vienna. Si tratta in ogni caso di unofferta che sembra destinata in larga parte a rimanere teorica visto che lo scambio appare molto più conveniente: gli uomini di Profumo offrono 19,92 titoli Unicredit in cambio di un titolo di Bank Austria. Alle quotazioni di questi giorni (ieri Unicredit, in una giornata negativa per il settore creditizio, ha perso lo 0,26% a 4,56 euro) il concambio equivale a una valorizzazione superiore ai 91,40 euro, con un piccolo premio rispetto alle quotazioni attuali di Bank Austria (91 euro circa).
Di Unicredit e della operazione Hvb si è parlato ieri anche alla riunione del Comitato interministeriale per il Credito. Nella sua relazione il governatore Fazio ha ricordato che sarà la Banca dItalia a esercitare le funzioni di vigilanza sul nuovo gruppo, in base alle linee guida stabilite di recente dal Comitato delle Autorità di vigilanza europee. Fazio ha anche sottolineato i principali dati del gruppo che nascerebbe dalla fusione: «Attività complessive per circa 730 miliardi di euro, risultato di gestione annuo dellordine di 8 miliardi», con «una elevata diversificazione sia in termini geografici sia in termini di segmento di clientela».
Il governatore ha poi ricordato che le Autorità di vigilanza italiane e tedesche, dopo un incontro dei vertici svoltosi a Roma il 28 giugno, hanno coordinato le procedure per le relative autorizzazioni.
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