Aumento di capitale e vendita di immobili per Unicredit, un bond «ibrido» e alcune cessioni per Intesa Sanpaolo: potrebbero essere queste le misure adottate oggi dalle due maggiori banche italiane per rafforzare il patrimonio. I due gruppi dovrebbero quindi formalizzare il loro «no» ai Tremonti bond. La decisione spetta ai consigli di sorveglianza e di gestione della banca di Corrado Passera e al cda del gruppo di Alessandro Profumo: lobiettivo è portare lindice Core Tier 1 all8%, livello che tra un anno potrebbe essere la soglia minima per tutte le banche alla luce della revisione delle regole di Basilea II.
In particolare il cda di Unicredit esaminerà la proposta, alternativa al ricorso agli aiuti di Stato in Italia e in Austria, di un aumento di capitale da 4 miliardi: loperazione sarà a sconto rispetto alle quotazioni di Unicredit in Borsa (+1,33% a 2,66 euro). Prevista anche la cessione di immobili per un valore prossimo ai 700 milioni.
Fondazioni Cariverona e Crt, grandi azioniste di Unicredit, sarebbero pronte ad appoggiare la maxi-ricapitalizzazione, garantita da un consorzio di banche. Scegliere i T-bond potrebbe infatti rallentare il ritorno di Unicredit al dividendo in contanti, importante per gli Enti per sostenere il territorio.
I consigli di Intesa Sanpaolo (+2,46% a 3,02 euro) saranno invece chiamati, salvo sorprese, a esaminare un bond ibrido da 1,5 miliardi circa e un programma di cessioni.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.