da Roma
Montecitorio ha salvato DAlema ma non Fassino e Cicu. Ieri la Camera ha approvato il documento della Giunta per le autorizzazioni che consente luso delle intercettazioni relative al segretario Ds e allesponente di Fi nellambito delle indagini su Unipol/Antonveneta/Rcs, mentre rinvia al mittente, il gip Forleo, la questione del ministro degli Esteri.
Non cè stata nessuna sorpresa considerato che il responso è stato il medesimo della Giunta. Anche i gruppi parlamentari hanno votato allo stesso modo: su Fassino e Cicu si sono espressi negativamente solo Fi, Rnp e Dc-Nuovo Psi. Per quanto riguarda DAlema si sono opposte al rinvio degli atti solo Lega e Idv, mentre Fi e An si sono astenuti e lUdc ha lasciato libertà di coscienza.
Insomma, per utilizzare le intercettazioni dellex leader della Quercia la Procura di Milano dovrà ripartire da zero, perché lautorizzazione non andava inviata alla Camera in quanto allepoca dei fatti il deputato sedeva al Parlamento europeo. Lunica sorpresa di un dibattito dallesito scontato lha riservata proprio il relatore per la posizione del titolare della Farnesina, Elias Vacca (Pdci). «Non è necessaria alcuna autorizzazione - ha detto - per la semplice ragione che larticolo 10 del Protocollo sulle prerogative degli europarlamentari, nellevocare il concetto di immunità può certamente ricomprendere tutto tranne limmunità per i terzi interlocutori degli europarlamentari».
Il concetto è semplice: essendo indagato Consorte, si possono usare le conversazioni di DAlema. «Credo che nel chiedere il rinvio degli atti al giudice procedente - ha aggiunto - dobbiamo innanzitutto affidare al medesimo limmediata possibilità di utilizzare quegli strumenti di prova». Chiosa british dopo unestate passata a discettare della richiesta di Forleo nella quale i parlamentari venivano dipinti come «consapevoli partecipanti di un disegno criminoso» e sul rispetto delle prerogative di deputati e senatori dinanzi alla magistratura.
Una punta di fiele verso Ds e Margherita lha versata anche il verde Boato, uno degli autori della legge sulle intercettazioni. «Oggi - ha ricordato - molti colleghi dellUlivo ritengono che le prescrizioni dovrebbero essere più stringenti, ma nella scorsa legislatura la posizione era opposta».
A fine giornata non resta che registrare il malinconico sfogo di Salvatore Cicu che pure aveva chiesto il via libera.
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