Economia

Unipol in manovra per evitare lo stop del Tar sull’Opa Bnl

Ceduta alle coop l’opzione «put» garantita a Carige. Giovedì il verdetto sul ricorso del Bbva

Marcello Zacché

da Milano

Con una seconda mossa a sorpresa, Unipol cerca di appianare le difficoltà sorte sulla strada della conquista di Bnl. La compagnia bolognese ha ceduto a 5 società del mondo cooperativo il contratto «put» stipulato in luglio con Carige sull’1,99% del capitale Bnl. Si trattava di una quota rilevata dalla banca genovese dagli immobiliaristi ex soci di Bnl in appoggio a Unipol per lanciare l’Opa totalitaria sulla banca romana. Il contratto dava diritto a Carige di vendere a Unipol, a partire dal 18 luglio del 2008, la sua quota a 2,9 euro per azione, più gli interessi. In pratica Unipol «posteggiava» a Genova un pezzo di Bnl per 3 anni. Ma questo non consentiva di alleggerire il calcolo totale dell’esborso per comprare la banca romana, né i requisiti patrimoniali, trattandosi solo di un differimento temporale. Inoltre a Carige veniva offerto un prezzo maggiore di quello dell’Opa: 2,9 contro 2,7 euro. Per questo il Bilbao ha chiesto al Tar una sospensiva sull’Opa. Per questo il cda della Bnl, nel comunicato dell’emittente, ha bollato l’offerta Unipol come non equa.
Con la mossa di ieri Unipol tende dunque sia ad appianare la questione Tar, sia a cancellare un elemento critico sollevato dal cda di Bnl. E lo fa dopo aver eliminato un’altra put: quella concessa a Hopa sul suo 4,99%, che sarebbe scattata nel 2007 in caso di delisting. Da un punto di vista patrimoniale la doppia mossa alleggerisce di circa 600 milioni l’esborso teorico della compagnia. Quello che però non può modificare è comunque una seconda criticità segnalata dal cda di Bnl, che riguardava la debolezza della struttura patrimoniale del gruppo post-Opa: secondo il presidente Luigi Abete al conto mancano 2 miliardi, anche al netto delle put che ora Unipol ha modificato.
La prossima puntata è in calendario giovedì, data dell’udienza del Tar. La sentenza è attesa anche in casa Isvap: l’istituto che vigila sulle assicurazioni aspetterà sicuramente il verdetto del Tar prima di emettere, a sua volta, il suo. Poi toccherà a Bankitalia. Difficile, a questo punto, che l’Opa su Bnl arrivi entro il 15 novembre come sperava Giovanni Consorte, presidente di Unipol.
A rilevare l'opzione Carige, sono Ariete spa, Fin. Ad Bologna, Nova Coop, Talea e Coop estense.

Inoltre Unipol e Deutsche Bank hanno convenuto di integrare i contratti di opzione call e put in essere prevedendo la possibilità per Unipol di optare per la liquidazione in contanti delle eventuali differenze derivanti dall'esercizio delle opzioni.

Commenti