Unipol rilancia lo shopping

Stefanini: «Guardiamo anche al credito estero». I progetti industriali con Rocca Salimbeni

da Milano

Lunedì il patto di consultazione, «nelle prossime settimane» un’eventuale collaborazione industriale. Passa lungo questo doppio binario il dialogo fra Unipol e Mps. La compagnia assicurativa ha realizzato importanti plusvalenze cedendo le sue quote in Antonveneta e Bnl (i francesi di Bnl Paribas hanno appena ricevuto l’ok all’acquisizione del 48% di Via Veneto). E con almeno 2,6 miliardi di liquidità è pronta a riaffacciarsi sul mercato. Ma senza trascurare l’alleanza strategica con Siena. E nonostante la richiesta di chiarimenti da parte di Mps circa il ruolo di Paribas in Finsoe, i legami fra Siena e Bologna potrebbero rafforzarsi in una «collaborazione industriale». Il presidente di Unipol, Pier Luigi Stefanini, ha confermato che con i 4 miliardi disponibili (2,6 miliardi se si esclude la necessaria copertura delle attività) il gruppo ha «certamente» intenzione di riaffacciarsi sul mercato. Malgrado il naufragio dell’Opa su Bnl, Unipol non ha intenzione di restare a guardare ed è fiduciosa «che ci possano essere altre possibilità». Come «acquisizioni, alleanze o partnership» tutte incentrate nel progetto di bancassurance, «una strada che percorreremo». E se sono «limitate» le possibilità di aggregazioni nelle assicurazioni, l’attenzione si concentrerà sul fronte bancario. Dove il gruppo sta esplorando anche la situazione estera: «Nel giro di un paio di mesi arriveremo a decidere il percorso più utile», ha detto Stefanini.
Un primo passo verso la definizione delle strategie di Unipol saranno, appunto, gli incontri con il Mps. Rocca Salimbeni ha il 28% di Finsoe, la finanziaria che controlla la compagnia bolognese e che è a sua volta controllata da Holmo. Il patto di consultazione fra Holmo e Mps scade il 15 aprile e va rinnovato, ma a complicare le cose c’è l’ingresso di Paribas (4,5%) in seguito all’accordo su Bnl.
«Il patto di consultazione - ha spiegato Stefanini - verrà approfondito lunedì», ed è «una collaborazione strategica soprattutto societaria». Anche se il Montepaschi vuole chiarire il ruolo di Bnp in Finsoe, i legami fra Siena e Bologna potrebbero farsi ancora più forti.

Accanto al patto parasociale c’è infatti «un discorso di collaborazione industriale - ha detto Stefanini - che approfondiremo nelle prossime settimane». Due piani ben distinti anche se «l’uno non esclude l’altro», ha concluso Stefanini ammettendo gli «errori» commessi nell’Opa su Bnl: «Siamo stati un po’ velleitari e ingenui».

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