«Cari membri del Senato accademico, del Consiglio di amministrazione, colleghi docenti, personale tecnico-amministrativo e rappresentanti degli studenti, mi dispiace ma alle prossime elezioni non mi candido. O meglio non mi posso candidare». A parlare è Gaetano Bignardi, Magnifico Rettore dellUniversità di Genova che ieri ha ufficializzato la notizia. E così dal 31 ottobre 2008 - fine del suo mandato - o meglio dal primo novembre, il Rettore va in pensione. Perché la Finanziaria 2008 (completata alla fine di febbraio dalla trasformazione in legge del così detto decreto «milleproroghe») eliminando definitivamente nei prossimi due anni il «fuori ruolo» ha varato una norma che, anticipa il pensionamento dei professori universitari. Norma che ha coinvolto direttamente Bignardi, precludendo la possibilità di potersi ricandidare alle prossime elezioni che si terranno a giugno. È così: a settantaquattro anni la legge impone che bisogna andare in pensione, senza possibilità di «appellarsi» a proroghe.
«Avevo speranze fondate nel decreto, ma si sono vanificate e, dopo unattenta e coscienziosa valutazione, ho deciso di non proseguire le possibili vie alternative, legittimamente prospettatemi, che mi avrebbero permesso di rientrare in gioco - ha spiegato ieri in aula Magna, il Rettore -. Questa decisione, anche se sofferta, è in linea con il mio comportamento e la mia natura e mette al primo posto linteresse superiore dellIstituzione che oggi rappresento e per la quale intendo continuare a lavorare con il massimo impegno e con serenità fino alla scadenza, in nome dei principi di trasparenza, onestà, concretezza». A questo punto diventa sempre più accreditata la candidatura del professore Giacomo De Ferrari.
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