Gli universitari adottano mille ragazzi

Fabrizio, liceo scientifico Virgilio, odiava il latino ma ora ammette: «Non mi dispiace nemmeno la grammatica». E Federico, liceo Cardano, che non riusciva a sbrigarsela con le versioni di Cicerone e si incriccava sulle espressioni di matematica, ora non ha problemi: «Ho imparato un metodo di studio e ora è tutto più facile e perfino divertente». Sono solo tre dei mille ragazzi che ogni anno frequentano le aule della onlus Portofranco, al terzo piano dell’istituto di viale Papiniano, lo stesso edificio che ospita il Feltrinelli. Lì oltre 400 volontari, tra insegnanti e studenti universitari, ogni pomeriggio danno ripetizione ai ragazzi delle superiori. Gratis. Alla faccia del business delle ripetizioni private (che costano in media 30 euro all’ora), lo staff di Portofranco offre lezioni private senza chiedere un euro in cambio. «Ci piace definire la nostra associazione come un gruppo per l’aiuto allo studio» spiega il presidente Alberto Bonfanti, che di mattina insegna storia e filosofia al liceo scientifico Pascal e di pomeriggio si occupa dell’associazione. Il lavoro non manca di certo, soprattutto ora che stanno per arrivare le pagelle.
Dietro ai banchi siedono ragazzi di ogni estrazione: giovani musulmane con il velo attorno al capo si fanno correggere in italiano da suor Ada, ragazzini inquieti di periferia studiano matematica assieme agli adolescenti della Milano bene. E alla fine, tra un 7 in inglese conquistato dopo ore di studio e una lotta all’ultimo sangue con la perifrastica passiva, si finisce per diventare amici, per organizzare uscite assieme e gite in montagna o a Torino per visitare la Sacra Sindone. Proprio come una gita in una scuola vera.
Ora la famiglia di Portofranco sta diventando sempre più grande e serve ristrutturare la scuola: a gennaio saranno pronte le nuove aule e ci sarà più spazio per le ripetizioni. A sostenere il progetto sono il Comune di Milano, che ha messo a disposizione gli spazi, la Regione Lombardia e alcuni benefattori: Aem, Cariplo, Sisal e la Camera dei deputati. Ognuno ha messo una quota per dare una mano ai volontari e ogni anno vengono offerte 18.200 ore di lezioni private.
Alla scuola del pomeriggio si può iscrivere chiunque. «L’importante è che abbia voglia di impegnarsi e di raggiungere i suoi obbiettivi - spiegano i prof -. Noi affianchiamo i ragazzi perché imparino un metodo di studio e trovino anche il gusto in quello che fanno. Non facciamo lezioni di gruppo ma seguiamo ogni studente singolarmente. Per i ragazzi più difficili possiamo contare sull’aiuto dei tutor». Una delle soddisfazioni più belle per lo staff è stato vedere gli ex allievi diventare a loro volta docenti.
La scuola segue anche i ragazzi che stanno preparando la maturità e quelli che hanno debiti da recuperare durante l’estate: i volontari sono disponibili fino alla fine di luglio e danno anche una mano agli stranieri a prendere più familiarità con l’italiano: «Gli iscritti stranieri - puntualizza il presidente Bonfanti - sono circa il 30% dei nostri allievi».
Ora Portofranco cerca prof volontari: la richiesta da parte dei ragazzi è altissima e si prevede che a febbraio le iscrizioni aumenteranno ancora per il gran recupero di fine anno scolastico.

«Avremmo bisogno di insegnanti di matematica, economia aziendale e inglese. Ogni giorno facciamo lezione a un centinaio di studenti e ci servono volontari». Che poi, su quei banchi non si imparano solo chimica e francese: si impara a diventare grandi, ad assumersi le proprie responsabilità.

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