Usa, accordo raggiunto fra Camera e Senato: piano da 800 miliardi

Il Congresso Usa ha raggiunto un accordo sul piano di stimolo da 789 miliardi di dollari: un terzo del pacchetto dedicato ai tagli fiscali per la classe media. Colmate le differenze tra le Camere. Oggi il voto

Usa, accordo raggiunto 
fra Camera e Senato: 
piano da 800 miliardi

Washington - "Il Congresso Usa ha raggiunto un accordo sul piano di stimolo da 789 miliardi di dollari", ha annunciato il leader della maggioranza al Senato, Harry Reid, spiegando che sono state "colmate le differenze" tra i due piani delle Camere del Parlamento. Il voto finale al pacchetto dovrbebe arrivare oggi. Oltre un terzo del pacchetto, secondo quanto spiegato da Reid, è dedicato a tagli fiscali per la classe media con la creazione di 3,5 milioni di posti di lavoro.

Accordo raggiunto Il piano di stimolo per l’economia, nodo centrale della strategia di Barack Obama per combattere la crisi, ha fatto oggi un altro importante passo verso il traguardo: il Congresso ha concordato un testo unico, dopo intensi negoziati tra Camera e Senato, che stabilisce poco sotto gli 800 miliardi di dollari il costo della iniziativa. Il leader democratico del senato Harry Reid, annunciando oggi l’accordo di compromesso tra i testi diversi già approvati nei giorni scorsi da Camera e Senato, ha spiegato oggi che "un punto d’incontro è stato raggiunto con un testo che crea più posti di lavoro della versione approvata dal Senato e costa meno della versione approvata dalla Camera".

Il dibattito sul piano Obama Il dibattito sul pacchetto ha visto una netta contrapposizione tra democratici e repubblicani nonostante gli appelli del presidente Obama a raggiungere "un accordo bipartisan" vista la gravità della crisi. Ma le misure di stimolo sono passate alla Camera solo con i voti dei democratici e al Senato grazie al sostegno di tre repubblicani che, grazie al ruolo decisivo del loro voto, sono riusciti ad imporre una serie di modifiche. Il pacchetto ha conservato comunque le riduzioni fiscali per la classe media che erano stati uno dei temi della campagna elettorale di Obama. Oggi è previsto l’inizio del voto al Congresso sul testo unificato: l’accordo di ieri dovrebbe impedire brutte sorprese. Il presidente americano, che desidera firmare al più presto la versione finale del pacchetto, ha affermato che le misure mirano a creare quattro milioni di posti di lavoro.

Il piano "salva Wall Street" Nello stesso tempo la Casa Bianca ha strenuamente difeso il piano salva-Wall Street annunciato ieri dal dal ministro del tesoro Timothy Geithner che ha suscitato una valanga di critiche perchè giudicato troppo vago e con troppi interrogativi ancora da risolvere. Le critiche si sono trasferite immediatamente sul presidente Obama già accusato da alcuni critici di avere "gettato al vento" la prima occasione per far sentire la "svolta" rispetto al passato. I commenti negativi sono giunti anche da alcuni democratici del Congresso, come il senatore Christopher Dodd: "In che direzione ci stiamo muovendo? Quale è il traguardo del presidente Obama? Cosa spera di ottenere?". Oltre alla mancanza di dettagli della presentazione di Geithener - che ha innescato una immediata caduta degli indici a Wall Street - le critiche sono basate sul fatto che il piano della amministrazione Obama sembra contenere alcuni dei difetti già imputati al piano repubblicano. "I mercati cercano chiarezza - ha osservato Desmond Lachman dell’American Enterprise Institute - Geithner è stato molto bravo ad indicare cosa è stato sbagliato negli ultimi dodici mesi ma sembra intenzionato a ripetere gli stessi errori".

Un piano a lungo raggio Il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs ha detto che il piano annunciato da Geithner "non può essere giudicato dalla reazione di un giorno, o di una settimana, dei mercati: è un piano a lungo raggio". Gibbs ha inoltre sottolineato che il piano di rilancio dell’economia americana è fondato su "integrità e trasparenza» e non è stato concepito per tener conto «soltanto dei bisogni delle banche e dei mercati finanziari". "Non c’è una via di uscita facile da questa situazione per il Paese, nè c’è una via d’uscita facile per Wall Street", ha detto Gibbs.

Obama ha annunciato oggi, durante la visita ad un cantiere in Virginia, la creazione di un organismo apposito per vigilare che "ogni singolo dollaro" del piano di rilancio della economia "sia speso nel modo più saggio possibile".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica