Usa Borsa ancora tiepida sulla ripresa dell’economia

I tempi della crisi economica americana saranno probabilmente ancora lunghi. E non è escluso che il governo sarà obbligato a mettere in campo ulteriori misure di stimolo. Ma dalle aziende comincia intanto a giungere qualche notizia incoraggiante. Sono state sostanzialmente contrastanti le sensazioni vissute dagli operatori ieri a Wall Street: ne è emersa una seduta piatta, nonostante qualcuno sperasse prima dell’avvio degli scambi in una giornata più brillante. L’indice S&P 500 ha chiuso con un guadagno dello 0,35%; +0,06% per il Dow Jones.
A sostenere le aspettative di un rimbalzo della Borsa americana dai minimi degli ultimi due mesi erano stati i conti, giunti nella notte, di Alcoa, che per tradizione non scritta apre sempre la sessione delle trimestrali aziendali americane. Il gigante dell’alluminio ha chiuso il secondo periodo del 2009 con una perdita più contenuta rispetto alle previsioni degli analisti, accompagnata da un dato positivo giunto dal mercato del lavoro: le richieste di sussidi di disoccupazione sono tornate, la scorsa settimana, ai minimi del mese di gennaio.
Sono andati bene soprattutto i titoli bancari e finanziari, guidati da Goldman Sachs (+3,36%). Secondo un’analisi di Bank of America, che raccomanda l’acquisto del titolo, Goldman nel 2009 potrebbe eguagliare se non addirittura superare i risultati record registrati due anni fa nell’attività di trading. A raffreddare gli animi è però intervenuto il guru Warren Buffet. In un’intervista televisiva ha ribadito che di ripresa ancora non si può parlare. E un segnale inequivocabile di cautela è giunto dal mercato petrolifero: quotazioni scese sotto i 60 dollari il barile in giornata, a New York. Una settimana fa si viaggiava attorno ai 70.
Ma il vero banco di prova per l’economia a stelle e strisce sarà appunto la tornata di trimestrali che si è aperta in questi giorni. Dopo Alcoa si entra nel vivo già la settimana prossima con i numeri di Goldman Sachs e Intel martedì, Jp Morgan e Google giovedì, Bank of America, Citigroup e Ge venerdì.

Secondo le stime elaborate nelle sale operative, dovrebbe essere confermato nel secondo trimestre il calo complessivo dei profitti aziendali superiore al 30% già evidenziato nei primi tre mesi dell’anno. Calo che invece, nel prossimo trimestre, dovrebbe restringersi attorno al 20%. Numeri deludenti potrebbero compromettere ancora per molto le capacità della Borsa americana di avviare un recupero stabile.

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