Ancora un colpo per l'economia statunitense il giorno dopo il discorso sullo Stato dell'Unione di Barack Obama. La Federal reserve ha infatti tagliato le stime di crescita per gli Usa nel 2012 e nel 2013 e prevede che il pil crescerà quest’anno fra il 2,2% e il 2,7%, meno del 2,5%-2,9% stimato in novembre. L'anno prossimo il pil crescerà del 2,8%-3,2% dal 3,0-3,5% precedentemente stimato.
Per la Fed, inoltre, l'obiettivo di inflazione è del 2%: se i prezzi salissero oltre tale limite la banca centrale Usa potrebbe iniziare ad aumentare il costo del denaro. In ogni caso la banca centrale americana non crede che i prezzi salgano oltre tale tetto nei prossimi tre anni, tanto che il tasso di inflazione è previsto tra l’1,4% e l’1,8% nel 2012, tra l’1,4% e il 2% nel 2013 e al 2% nel 2014. Fino alla fine del 2014, inoltre, i tassi di interesse rimarranno sotto l'1%
Per quanto riguarda al disoccupazione, la Fed prevede per il 2012 un tasso di disoccupazione fra l’8,2% e l’8,5% dall’8,5%-8,7% previsto a novembre. Nel 2013 il tasso di disoccupazione si attesterà fra il 7,4% e l’8,1% dal 7,8%-8,2% previsto in precedenza.
Per questo la banca centrale americana è pronta a varare nuove misure di stimolo per l’economia se l’occupazione non crescerà in modo sufficiente, come ha assicurato Ben Bernanke, che aggiunge: "Continuiamo a vedere venti contrari dall’Europa. Non siamo pronti a dichiarare che siamo entrati in una fase più forte di crescita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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