Usa Geithner: «Il tetto del debito pubblico va alzato o si rischia il default»

Il Congresso deve agire rapidamente e approvare l’aumento del tetto del debito americano entro il primo trimestre, altrimenti il rischio è il default, che sarebbe «più doloroso della crisi del 2008-2009». A lanciare l’allarme è il segretario al Tesoro Timothy Geithner, esortando il nuovo Congresso all’azione e aprendo subito lo scontro su uno dei temi più caldi dei prossimi mesi, ovvero i conti pubblici. La risposta non si fa attendere, con lo speaker della Camera, John Boehner, che ribadisce immediatamente la posizione repubblicana: ogni eventuale aumento del tetto legale dell’indebitamento dovrà essere accompagnato da tagli alla spesa. «L’America non può fare default sul proprio debito ma non può - aggiunge Boehner - continuare a finanziarsi così aggressivamente mettendo un’ipoteca sul futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti». In una lettera inviata al leader della maggioranza in Senato, Geithner mette in guardia sull’eventualità che il debito americano possa raggiungere il tetto attualmente in vigore, quasi 14.300 miliardi di dollari, fra il 31 marzo e il 16 maggio. Non agire nell’innalzare il debito causerebbe un default di fatto, il primo nella storia, e «sarebbe irresponsabile», aggiunge Geithner, precisando che se la soglia non sarà ritoccata il Tesoro avrà un margine di azione di poche settimane prima di rimanere in panne, e potrebbe trovarsi ad assumere decisioni difficili, come la sospensione dei pagamenti. Dall’inizio della crisi il Congresso ha dovuto più volte rivedere al rialzo la soglia del debito, che negli ultimi 70 anni è stata aumentata oltre 90 volte. Il Congressional Budget Office ha messo in guardia i repubblicani che intendono proporre l’abolizione della riforma sanitaria: agire in questo senso significherà appesantire ulteriormente il deficit. Alla lotta al deficit e al debito il presidente Obama dedicherà il prossimo discorso sullo Stato dell’Unione.

Il braccio di ferro fra amministrazione e Congresso sul debito arriva mentre il presidente Obama - che riceverà il 19 gennaio a Washington il presidente cinese Hu Hintao, cioè il maggior creditore estero degli Stati Uniti - si prepara ad annunciare la sua nuova squadra economica, della quale - secondo indiscrezioni - farà parte Gene Sperling alla guida del National Economic Council, al posto di Lawrence Summers. È attesa poi l’uscita di Paul Volcker, l’ex presidente della Fed autore di uno dei cardini della riforma di Wall Street, la cosiddetta «Volcker Rule», che pone limiti al proprietary trading delle banche.

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