Usa, la marea nera avanza Obama: "Bp paghi i danni, disastro senza precedenti"

Il presidente nella regione colpita dal disastro ambientale: "La Bp è responsabile e pagherà". La Guardia Costiera: "Impossibile quantificare il petrolio uscito". Necessari tre mesi per bloccare la fuoriuscita

Usa, la marea nera avanza 
Obama: "Bp paghi i danni, 
disastro senza precedenti"

New York - Il presidente Barack Obama è arrivato in Louisiana mentre il petrolio continua a sgorgare incontrollato dal pozzo Bp e un esperto prospetta uno scenario da incubo: la macchia di greggio che avanza portata dalla corrente del Golfo potrebbe arrivare in Atlantico. Per il maltempo è saltato il tragitto in elicottero del presidente Barack Obama da New Orleans a Venice in Louisiana: atterrato a New Orleans, è arrivato a Venice in auto.

La marea nera è a circa nove miglia dalle coste sud-est della Lousiana, ha detto il presidente degli Stati Uniti dopo un briefing della Guardia Costiera e l'incontro con la responsabile per l'ambiente Lisa Jackson, la numero uno dell'Epa (Environmental Protection Agency), e l'Ammiraglio Thad Allen, il comandante della Guardia Costiera appena nominato dallo stesso Obama responsabile per tutte le operazioni.. "Sin dal primo giorno - ha detto Obama - eravamo preparati al peggio e abbiamo reagito con decisione". "Siamo di fronte a una catastrofe che forse è senza precedenti".

"Bp pagherà" "Bp è responsabile e pagherà per la perdita" di greggio  ha assicurato, aggiungendo che che per l'area colpita dalla marea nera, "ci saranno risarcimenti adeguati" .

Blitz del presidente Obama è nella regione per un rapidissimo blitz deciso all'ultimo momento quando le polemiche sulla lentezza della reazione di Bp ma anche del governo federale sono montate come una marea. "Per Haiti si sono mobilitati subito - tuona Tony Buffone - mentre noi dobbiamo aspettare". La marea nera "minaccia del nostre coste, la nostra cultura e il nostro modo di vita", ha detto Jindal, un repubblicano con le carte in regola per sfidare Obama nel 2012: "Sono stanco di aspettare che Bp tiri fuori un piano e che la Guardia Costiera lo approvi".

Il volo di Bush La visita di Obama nel Golfo è stata accuratamente studiata per evitare che il presidente ripeta l'errore del presidente George W. Bush che nel 2005 sorvolò con l'Air Force One New Orleans colpita al cuore da Katrina dando un senso tangibile del suo distacco dalla tragedia che a terra stava vivendo la gente.

Stop alla pesca per dieci giorni Stop alla pesca commerciale e sportiva nelle acque interessate dalla marea nera. Lo hanno ordinato per dieci giorni le autorità federali. L'annuncio è del Noaa, National Oceanic Atmospheric Administration. 

Salazar: "Tre mesi per bloccare marea nera" Potrebbero essere necessari fino a tre mesi per bloccare completamente la fuoriuscita dalla piattaforma esplosa il 20 aprile scorso a largo delle coste della Louisiana. Lo ha dichiarato il segretario agli Interni, Ken Salazar, in un'intervista alla Nbc, in cui ha sottolineato che si prospetta uno "scenario molto grave" con la possibilità che si sparga ancora "molto greggio" nel mare. «Dobbiamo considerare che potenzialmente sono necessari 90 giorni prima di avere quella che viene considerata la soluzione finale, cioè il pozzo di sfogo» ha detto Salazar, che in un'altra intervista, alla Cnn, sempre oggi ha affermato che bisogna prepararsi al peggio. Da parte sua, la Bp è più ottimista e ritiene che tra 6-8 giorni, come ha detto all'Abc il presidente Bp America Lamar McKay possa entrare in funzione un rimedio temporaneo, ma efficace, cioè un cupola da mettere sopra le falle in modo da ingabbiare la fuoriuscita. All'Nbc Doug Suttles, capo delle operazioni di trivellazione e produzione, ha parlato di una previsione di "completamento in otto-10 giorni" della cupola.

Bp: "Tra 6 giorni pronta la cupola" Saranno necessari tra i 6 e gli otto giorni perchè sia attiva la "cupola di contenimento" che gli esperti della Bp hanno ideato e fabbricato con l'obiettivo di ingabbiare la fuoriuscita dal pozzo della piattaforma Deepwater Horizon. Lo ha detto all'Abc il presidente di Bp America Lamar McKay che, per spiegare la difficoltà estrema dei tenattivi che si stanno portando a termine per fermare la marea nera, li ha paragonati ad "un'operazione a cuore aperto condotta a 1500 metri di profondità, al buio e con sottomarini telecomandati". McKay ha poi affermato che l'esplosione, in cui sono morti 11 operai, e il conseguente affondamento della piattaforma è stato provocato dal "malfunzionamento di un meccanismo, non sappiamo ancora perchè". Ha quindi detto che al momento è "molto difficile" fare delle stime esatte sulla quantità di petrolio che è stato disperso in mare "perchè non si può misurare in modo accuarato". Secondo McKay, "c'è una grande incertezza" sulla stima che parla di 5mila barili al giorno dispersi in mare. In primo momento la Bp aveva parlato di mille barile, poi, di fronte a stime indipendenti molto più allarmanti, aveva ammesso l'esistenza di una terza falla e confermato che la quantità di greggio fuoriuscita era superiore.  

Montano le polemiche Intanto salgono le polemiche per il comportamento di Bp: il colosso britannico del petrolio, che non aveva messo in conto la possibilità di un incidente come quello della Deepwater Horizon, adesso è a corto di soluzioni e ha chiesto aiuto alle società rivali perché diano una mano a risolvere l'emergenza che, secondo gli esperti, sarà peggio di quella della Exxon Valdez.

"Impossibile quantificare la fuoriuscita" La Guardia Costiera ha ammesso ieri che è "impossibile quantificare" il petrolio uscito dalle falle provocate dall'affondamento della piattaforma petrolifera esplosa il 20 aprile. Secondo un crescente numero di esperti, la macchia di petrolio è triplicata negli ultimi due giorni, il che potrebbe indicare che a 1.500 metri sotto il mare la perdita è aumentata di intensità.

In Florida non prima di martedì La marea nera del Golfo del Messico non arriverà in Florida prima di martedì o mercoledì Lo ha detto il segretario statale all'ambiente Michael Sole. Le stime potrebbero cambiare a secondo delle correnti e dei venti. In Florida il punto di arrivo della marea dovrebbe essere Pensacola.

Bp: "Usato tutti i mezzi". I pescatori non ci stanno "Doug Suttle, il Chief Operating Officer della Bp ha detto al New York Times che il colosso petrolifero ha "usato praticamente tutti i mezzi che aveva. Non ci sono molte altre risorse nel mondo da impiegare contro una perdita come questa". Ma un accordo tra la Bp e i pescatori del Delta del Mississippi che si sono detti pronti a partecipare alle operazioni di contenimento della macchia nera in cambio di uno stipendio, è ancora lontano. Che i negoziati non stiano andando affatto bene, lo confermano due piccoli imprenditori del settore, davanti alla scuola di Boothville-Venice dove si svolgono gli incontri poco prima dell'inizio del terzo round. I pescatori sono furiosi perchè la Bp non sarebbe pronta ad anticipare le spese di carburante e neppure a pagare le assicurazioni. "Abbiamo le navi, abbiamo il materiale, le persone necessarie e conosciamo l'area meglio di nessuno perchè ci andiamo ogni giorno. E non riusciamo a comunicare con la Bp. È una situazione davvero confusa, sono profondamente irritato", dice Dean Blanchard, 51 anni, piccolo imprenditore con una settantina di dipendenti.

Gli fa eco Acy Cooper, 65 anni, uno dei decani tra gli imprenditori ittici del Delta, che non ha dubbi e dice che quelli della Bp sono arroganti: "Pensano di saperne più di noi e di avere la soluzione, mentre spesso non sanno assolutamente di cosa stanno parlando".  

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