da Milano
«Il vero Paese emergente per il lusso? Gli Stati Uniti». Unaffermazione così in controtendenza può arrivare solo da qualcuno molto sicuro di sè; e Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica, ha diritto di esserlo, dopo aver chiuso un 2006 da record, a cui seguirà - assicura - un 2007 altrettanto importante.
Gli allarmi recessione, sia pure con la firma illustre di Greenspan, non preoccupano il leader mondiale dellocchialeria: «Globalmente gli Usa hanno rallentato, è vero, ma parliamo sempre di un Paese che ha ancora un tasso di crescita uguale o superiore a quello europeo - spiega Guerra -. E al suo interno individuiamo una crescita diversa per il settore moda e lusso, che è ancora un mercato piccolo. Al di là della Quinta Avenue, cè tutto un mondo di consumatori che conoscono solo labbigliamento casual e sportivo, ma sta cambiando. Anche grazie a noi». Tra i nuovi mercati, il gruppo di Agordo punta - e non da oggi - sulla Cina, dove «siamo i leader indiscussi - ha detto Guerra - con lobiettivo, questanno, di realizzare un fatturato di 75 milioni».
Nel 2007, Luxottica stima che il fatturato consolidato aumenterà, a tassi di cambio costanti, tra l8 e il 10%, con un incremento dellutile per azione tra il 16 e il 18%: è previsto inoltre un ulteriore miglioramento nella posizione finanziaria netta rispetto al livello di fine 2006.
«Gli Usa mercato emergente del lusso»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.