Usa Nel Beige Book la Fed prevede un recupero lento: «Consumi fiacchi»

Anche la Federal Reserve ne è convinta: la ripresa sarà debole, a causa di consumi ancora fiacchi. È il Beige Book diffuso ieri a fare il punto sulla recovery statunitense. Secondo la banca centrale guidata da Ben Bernanke, l’ultimo bimestre ha confermato i segnali di stabilizzazione, ma il punto critico resta il mercato del lavoro anche se il ritmo dei licenziamenti appare calato, e in alcune aree si è assistito a un incremento delle assunzioni a tempo determinato. Una situazione precaria che ha riflessi inevitabili sulle vendite al dettaglio, giudicate stagnanti.
Sei dei dodici distretti della Fed hanno segnalato che l’economia è rimasta stabile o ha dato segni di miglioramento - si legge nel documento - laddove altri distretti hanno denunciato un rallentamento della recessione. In numerosi casi, si sono registrati segnali di miglioramento in due dei settori che più erano stati colpiti dalla crisi: il manifatturiero e il mercato immobiliare. È di ieri infatti la notizia che le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti la scorsa settimana sono schizzate del 17%, ai massimi dallo scorso anno, grazie ai bassi tassi d’interesse.


Il governatore della Fed di Chicago, Charles Evans, ha detto ieri che la Fed stima una crescita tra il 2,5 e il 3% entro l’anno prossimo. I tassi resteranno bassi fino al 2010, ma la banca non esiterà ad alzarli - ha ammonito Evans - se l’inflazione dovesse surriscaldarsi.

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