Due servizi televisivi, altrettante inchieste in Procura. La prima, nata in seguito a una denuncia di «Striscia la notizia», su un apparecchio diagnostico «miracoloso» non ancora autorizzato in Italia, ma utilizzato in uno studio medico del centro città che chiedeva ai pazienti 200 euro ad esame. La seconda, che segue alla segnalazione de «Le Iene», sullufficio oggetti smarriti della stazione Centrale, dove due dipendenti, (ora licenziati) avrebbero in più occasioni svuotato i portafogli e le borse consegnate dai cittadini che li avevano ritrovati.
La prima inchiesta, su cui stanno lavorando il pubblico ministero Francesco Prete e i carabineri dei Nas, ha portato alliscrizione nel registro degli indagati di tre persone: un dipendente dello studio, che si spacciava per medico e che è accusato di truffa ed esercizio abusivo della professione, e i due medici titolari dellambulatorio accusati di concorso negli stessi reati. A far scattare la trappola del programma televisivo è stata una donna di 32 anni malata di sclerosi multipla che si è prestata come esca, sottoponendosi a un esame diagnostico nello studio medico. E l«Oberon», questo il nome dellapparecchio prodotto in Germania, non è stato in grado di diagnosticarle la sclerosi. Dallesame, invece, è risultato che la donna era affetta da unaltra malattia: la presenza di polistirolo nel sangue. A causarla, le era stato detto, il contatto con le vaschette degli alimenti al supermercato. I Nas, ora, hanno sequestrato lapparecchio diagnostico e diversa documentazione (fatture e prescrizioni) per ricostruire quanti pazienti si siano sottoposti allesame con l«Oberon» e delineare così il volume daffari della presunta truffa. Gli inquirenti, infine, hanno allertato il Ministero della Sanità che ha istituito una commissione per verificare le reali capacità diagnostiche dellapparecchio.
Anche il secondo fascicolo è in mano al pm Prete.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.