«Per uscire dalla crisi puntiamo tutto su Malpensa ed Expo»

Presidente nuovo e problemi vecchi all’assemblea di Assolombarda, ospitata nella sala Verdi del Conservatorio. «Milano rialzerà la testa, la crescita partirà da qui» prevede la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. E Alberto Meomartini, erede di Diana Bracco alla guida degli imprenditori del Milanese, riparte dall’Expo, dal credito per le Pmi e dal ruolo di Malpensa.
«Le nostre priorità sono un piano per l’Expo e il problema del credit crunch per le piccole imprese» spiega Meomartini, che nella sua relazione si è soffermato a lungo sulla necessità di infrastrutture e sul sistema degli aeroporti milanesi. «La vicenda di Malpensa e del sistema aeroportuale milanese appare paradossale» sostiene. Quanto all’Expo, insiste sul legame con le università e offre due idee: «Promuovere con l’Expo il sistema universitario all’estero e lanciare un Erasmus straordinario che permetta a migliaia di giovani di venirsi a formare nelle nostre università».
Il tema più urgente resta però il destino dell’aeroporto. «Non credo alla teoria della cospirazione anti Malpensa» dice Meomartini. Al contrario, è convinto che ci sia stata «una lunga catena di errori di visione e di gestione». A questo punto «le istituzioni e il governo hanno il dovere di creare le condizioni perché altre compagnie possano sviluppare traffico sugli scali lombardi, e su Malpensa in particolare». E cioè, servono «infrastrutture di collegamento» e «accordi bilaterali tra gli Stati» per favorire la crescita dei voli intercontinentali.
La criticità riguarda Malpensa e anche Linate, osserva Meomartini: «La iper regolamentazione ha portato uno scarso sviluppo sui due aeroporti e con molto coraggio bisogna studiare bene una valorizzazione di Malpensa e Linate». Come precisa il direttore generale, Antonio Colombo: «L’importante è che ci siano i collegamenti intercontinentali, se i voli partono da Malpensa o da Linate è secondario, saranno i viaggiatori a decidere».
Interlocutorio il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola: «Dobbiamo fare un ulteriore sforzo per rendere più efficiente il sistema degli aeroporti lombardi». Ricorda: «Già una volta le difficoltà di riorganizzazione hanno portato al fallimento dell’alleanza con Klm, che avrebbe permesso ad Alitalia di salire al vertice delle compagnie internazionali, facendo risparmiare allo Stato ingenti risorse. Sono errori che non dobbiamo più ripetere». L’alleanza tra Alitalia e Klm era sfumata (e finita in una richiesta di risarcimento) proprio a causa delle incertezze sullo sviluppo di Malpensa.


Insiste sul tema anche il presidente della Regione, Roberto Formigoni: «Con la presenza in Lombardia del 42% delle multinazionali che hanno sede in Italia, Malpensa è una piattaforma vitale per lo sviluppo». Fra i miglioramenti a breve conferma «il collegamento diretto alla stazione centrale di Milano entro l’anno e l'avvio a breve dei lavori della linea Lugano-Malpensa».

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