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Utility sotto i riflettori, debole Fiat

Wall Street e Londra chiuse per festività

Inizio di settimana fiacco per le Borse europee che, orfane di Wall Street e della City chiuse per festività, hanno archiviato la seduta con indici contrastati ma poco lontani dalla parità. La giornata di Piazza Affari, che si è mossa sempre sotto la parità, si è conclusa con il Mibtel in flessione dello 0,24% a quota 25.314 punti, mentre S&P/Mib e All Stars sono arretrati rispettivamente dello 0,32 e dello 0,48%. Qualche spunto fra le utility, settore che attira l’interesse del mercato per la sua natura difensiva e sull’attesa di operazioni di M&A. In particolare, acquisti su A2A (+1,12%), ma ben comprate anche Enia (+1%), Hera (+1,2%) e soprattutto Iride (+5,47%) in attesa della firma della lettera di intenti per procedere alle trattative finalizzate a una integrazione a tre. Debolezza sui bancari, sotto pressione in Europa per i timori di nuove svalutazioni dopo che Ubs (-5,8% a Zurigo) non ha escluso nuove perdite. Soffre in particolare Unicredit in calo dell’1,9%. Tra gli energetici sopra la parità Eni, che tratterà in esclusiva con Suez l’acquisto del pacchetto di controllo di Distrigaz. Rialzi per Snam, Enel e Saipem. Atlantia in progresso dell’1,11% in attesa dell’approvazione dell’emendamento del governo al decreto legge salva infrazioni. Bene Parmalat (+1%), debole Fiat (-1,36%) in un settore auto europeo in flessione dell’1%. Tra i maggiori cali Autogrill (-2,14%).

In Europa, a Parigi bene Bnp Paribas (+2,9%), Gaz de France (+2%), France Telecom (+1,5%). A Francoforte l’utility e.On ha guadagnato l’1,5% mentre in fondo al listino hanno chiuso il tecnologico Infineon (-2,3%), Deutsche Boerse (-1,6%) e VW (-1,1%).

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