La vacanza dei rom nel camping con asilo

La vacanza dei rom nel camping con asilo

Milioni di euro per far alloggiare un centinaio di nomadi al camping privato della Cesarina. Aria fresca, alberi e verde, uccellini che cinguettano, giochi per i bambini. Come in villeggiatura. A pagare è il Comune di Roma. Quasi 600mila euro l’anno il canone di affitto. Dentro il campeggio i rom usufruiscono anche di un asilo nido, costo altri 3600 euro al mese. Tutto a spese del contribuente romano. Che lavoro fanno questi nomadi per campare, lo lasciamo intuire alla fantasia del nostro lettore. In buona sostanza è l’ennesima pagina di spese folli, l’ennesimo capitolo di quanto costa ai romani mantenere gli zingari in città.
Il camping si trova in via della Cesarina, traversa di via Nomentana, IV Municipio. Quest’anno nel IV circa 800 bambini italiani sono rimasti fuori dagli asili nido comunali. Le famiglie pagano fior di quattrini per quelli privati. In media 5-600 euro al mese per ogni bebè. Per i rom, invece, nessun problema. I bambini glieli assiste il Comune, completamente gratis per loro, non per la collettività.
I dettagli li fornisce l’ex consigliere municipale di An Fabrizio Bevilacqua, ora futuro assessore alla sicurezza. «Anche se l’ex minisindaco Alessandro Cardente non ha mai risposto alle interrogazioni dell’opposizione a proposito della Cesarina - racconta Bevilacqua -. Siamo venuti in possesso di dati a dir poco imbarazzanti dal V Dipartimento del Comune. I rom sono alloggiati al camping dal 2003. Il canone di affitto si aggira sui 591.300 euro annui, ai quali si aggiungono i 3.600 euro mensili elargiti per la gestione dell’asilo interno».
Fatti i conti, nel quadriennio 2003-2006 sono in totale 2.538.100 euro. «Tutte spese che sono certificate da riscontri al V Dipartimento» precisa Bevilacqua: «Ma a queste vanno sicuramente aggiunte altre voci: servizi socio-sanitari, scuolabus, scolarizzazione, interventi ordinari e straordinari dell’Ama».
E non basta. «Bisognerebbe fare luce anche sui meccanismi delle borse-lavoro e dei corsi di formazione - aggiunge l’esponente del Pdl -. Finito un corso, molti si iscrivono a un secondo, poi a un terzo, per avere i sussidi. Senza mai andare a lavorare».
Quanti sono i rom della Cesarina? Ufficialmente 100, anche se di fatto sono ospiti del campo altre 80-85 persone. In ogni caso, siamo sulle 20-25 famiglie. Calcolando il nucleo originario, al Comune ogni famiglia costa 30-35mila euro all’anno. Insomma, un pozzo senza fondo di spese. E tanti interrogativi. Di che campano i rom?
Il nuovo presidente di centro-destra del IV, Cristiano Bonelli, promette che farà piena luce su tutta la vicenda: «Già in settimana mi incontrerò con l’Opera Nomadi (l’associazione che gestisce il villaggio, ndr). Un anno fa, come responsabile commissione sicurezza ho fatto un sopralluogo alla Cesarina. Alla mia domanda su che lavoro facessero i nomadi, è seguito il silenzio più gelido. Stavolta debbono rispondermi. O i nomadi si integrano in modo attivo, lavorando, mandando a scuola i figli, eccetera, oppure la struttura va chiusa».


Bonelli annuncia che farà altri sopralluoghi, anche a sorpresa: «Poi occorre prendere una posizione netta. Non si può tollerare di pagare un affitto così esorbitante per gente che non ha nessuna intenzione di integrarsi».

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