Vacanze, test per avere la casa in sicurezza

Tempo di vacanze. E tempo, dunque, anche di amare sorprese - sempre più spesso - per quando si ritorna a casa. Può essere stata visitata, infatti, dai soliti ignoti. La Confedilizia insegna, allora, anzitutto ad andarsene al mare, ai monti o in campagna lasciando peraltro una casa il più possibile sicura e, per l’eventualità che il «fattaccio» dovesse proprio capitare, a mettere in essere una serie di precauzioni atte a limitare al massimo i danni e, qualche volta, ad annullarli del tutto.
Ogni possibile suggerimento è dato sul sito (www.confedilizia.it) della proprietà immobiliare, dove è anche consultabile una tabella dei segni particolari - che è bene imparare a conoscere - che le bande di delinquenti disegnano sulle case e ville per dare ogni indicazione utile ai «compari» e - soprattutto - dove è possibile, con un apposito test, misurare se la propria casa sia veramente «a prova di ladro».
Tra i suggerimenti più semplici, quelli concernenti la segreteria telefonica: non registrare messaggi dal tono vacanziero; meglio il classico «siamo momentaneamente assenti». O la cassetta della posta (la corrispondenza che si accumula, se qualche persona di fiducia non la ritira periodicamente, denuncia l’assenza delle persone) o, magari, anche il tappetino di casa (che gli addetti alle pulizie lasciano spesso, se rigido, appoggiato alla porta d’ingresso dell’unità immobiliare, sempre così denunciando l’assenza della famiglia che la abita). Attenzione anche ai nuovi contatori Enel (che hanno due spie che si accendono quando non c’è consumo e restano accese fin che il consumo non riprende) e mettere in campo accorgimenti vari (tipo una radiosveglia che suoni d’ogni tanto, il teleallarme eccetera).
Per il caso che il «fattaccio», come si diceva, dovesse succedere, predisporre un inventario di tutti gli oggetti di valore, possibilmente con relative schede fotografiche, soprattutto se si tratta di quadri e statue. E ricordarsi di controllare che siano soddisfatte tutte le condizioni richieste dall’eventuale polizza antifurto (tipo porte blindate, grate alle finestre eccetera), per non sentirsi opporre spiacevoli rifiuti a pagare il risarcimento.

In ogni caso, consultare la «bacheca» della refurtiva recuperata della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it) e il sito dell’Arma dei Carabinieri (www.carabinieri.it), specie nella sezione curata dal benemerito Comando tutela patrimonio culturale.
*presidente Confedilizia

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