Nino Materi
Meno male che «Urbano» De Sica (lo sfortunato pizzardone protagonista della campagna Tim) non ha animali domestici e in vacanza ci va con moglie, figlia e suocera (quella che si dimentica le pastiglie «sotto tutto», facendo pronunciare al nostro eroe in divisa lormai celebre Aiutateme...).
Certo, nellauto di Urbano si è infiltrato anche il suo inseparabile collega: comunque sempre meglio lui che un cane o un gatto. Perché se già in condizioni normali gestire Fido e Pussy non è uno scherzo, le cose si complicano alla grande quando cè il solleone. Con larrivo dellestate, infatti, le esigenze dei nostri amici pelosi si moltiplicano, a cominciare dallincombente «colpo di calore». Per fortuna cè il vademecum dell'Anmvi, lAssociazione nazionale medici veterinari italiani che - prima di entrare nei dettagli - parte da una premessa: «Se potessero scegliere il luogo delle vacanze cani e gatti andrebbero in montagna, tenendosi alla larga dal mare. La regola generale è comunque di fare attenzione agli animali di colore scuro e alle razze a pelo lungo controllando sempre come respirano - spiega la dottoressa Laura Torriani -. Un colpo di calore è difficile da recuperare, per un cane bastano 15 minuti in una macchina surriscaldata e linsolazione è garantita. I più fortunati sono i gatti, animali di origine desertica che spesso si godono il solleone, ma anche tra loro ci sono razze a rischio caldo».
Qualche esempio? «Il persiano in particolare - precisa lesperta - ha un difetto di respirazione causato da un problema di conformazione del naso. Il problema della dispersione di calore infatti viene compensato da un aumento di frequenza respiratoria». Un altro caso? «Il gatto bianco, invece, potrebbe avere le orecchie delicate ed essere sensibile al sole, sviluppando un tipo di tumore, meglio farci attenzione». Faremo attenzione, promesso. Infine un consiglio: «In vacanza occorre farli familiarizzare qualche giorno con la nuova casa evitando vie di fuga: sarebbe difficile per loro ritrovare la strada una volta usciti».
E ora passiamo ai cani, mai come in questo caso assimilabili agli umani: «I più a rischio sono gli anziani cardiopatici. Evitare passeggiate nelle ore più calde e sull'asfalto rovente».
Per quanto riguarda il mare, alcuni cani amano l'acqua, come labrador, golden retriever e terranova, mentre le razze che è meglio lasciare in casa sono quelle a pelo corto e con le zampe non protette: «In particolare bulldog e carlino oltre a pechinese e shitzu, con il muso schiacciato, hanno difficoltà respiratorie e vanno tenuti sempre al fresco, giammai sulla spiaggia». «In caso di dubbio - aggiunge, forse un po troppo allarmata, la dottoressa Torriani - togliere subito l'animale dal sole, bagnarlo e correre dal veterinario».
Sul fronte «toeletta» e «abbronzature bestiali», la tosatura andrebbe fatta prima del gran caldo e senza rasare troppo il cane, «altrimenti la pelle non fa in tempo ad abituarsi al sole»: occhio ai lassie, «perché non hanno pigmenti sul naso e quindi si ustionano»; inoltre lo stripping (che dirada il pelo) «risulta particolarmente indicato per razze come fox terrier e schnauzer, guai invece a toccare il pastore tedesco.
La snervante guerra dellaria condizionata non risparmia neppure gli animali, sicuramente infastiditi da suggerimenti scontati come il seguente: «Bisognerebbe evitare di mettersi sotto il bocchettone dell'aria fredda, si potrebbero avere problemi gastrointestinali».
Cani e gatti ci guardano perplessi, quasi a voler rispondere: «Pensate a voi, che a noi ci pensiamo da soli...».
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