«Vado all’Amsa ma non fermo la campagna»

La Moratti ha chiesto il suo curriculum. E lui gliel’ha già mandato.
Assessore Maurizio Caedeo, cambia lavoro?
«Vediamo».
Con Bruno Simini al vertice di Amsa.
«Me l’hanno chiesto».
Probabilità?
«Il 70 per cento. Deciderò».
La città è già piena dei suoi manifesti.
«Ma io continuo la campagna elettorale. Ne sta per uscire un’altra ondata con il simbolo del Pdl».
E allora perché se ne va?
«Sono un uomo di partito. Se pensano che io possa essere più utile in un altro posto, sono pronto».
È contento o le dispiace?
«Se le mie competenze servono all’Amsa...».
Lei ex An e Simini ex Fi, la politica mette le mani sulle aziende.
«Piano. Guardi bene il mio curriculum. Mi avessero chiesto di occuparmi di finanzaaavrei detto di no».
E invece?
«Io in Amsa ci sono già stato due volte. Dal 2004 al 2006 come vicepresidente. E sono stato vice presidente di Federambiente».
Ma non sarebbe meglio metterci un manager?
«All’Amsa c’è un’ottima squadra di manager che io conosco bene. Penso al bravissimo direttore generale Salvatore Cappello. Giusto collaborare».
La politica cosa c’entra?
«La politica deve dire cosa chiedono i cittadini. E io torno a un vecchio amore».
Prenda un impegno.
«Mi impegnerò per dare una città sempre più pulita. Ma semplificando la vita, non complicandola».
Ma l’hanno promossa o bocciata?
«Io non penso a promozioni o bocciature, voglio solo poter dare il mio contributo».
Maurizo Cadeo è stato un buon assessore?
«Credo di aver fatto la mia parte per la città».
Per esempio?
«Led, il festival internazionale della luce, spero che continui. Verde pubblico aumentato e 500 interventi di manutenzione straordinaria».
Un esempio?
«I giardinetti davanti al Mom, erano devastati e li abbiamo restituiti ai residenti».
Tante polemiche per la ruota panoramica.
«Non si farà più dentro Parco Sempione».
Ha ceduto?
«No. Avevo detto che avrei ascoltato le proposte di cittadini e Sovrintendenza. Andrà alla Fossa dei serpenti in viale Alemagna. Una zona degradata da recuperare».
Un progetto che lascia nel cassetto?
«Due. La riqualificazione di una via i cui residenti protestano da anni e un progetto innovativo di arredo».
Quale via?
«Saprete tra pochi giorni».
Letizia Moratti?
«Un ottimo sindaco. E lo sarà anche per i prossimi cinque anni».
Qualche scontro.
«Io sono stato fedele a lei, ma anche al mio credo politico».
Un buon amministratore non dovrebbe essere di tutti e dimenticare il partito?
«Fare l’amministratore significa fare politica, perché la politica è misurarsi con i cittadini».
Altri assessori non si vogliono candidare, lei fa campagna senza candidarsi. Non è strano?
«Io penso che candidarsi sia un dovere.

Soprattutto con la coscienza a posto dopo aver fatto il proprio dovere. Democrazia significa presentare il proprio lavoro ai cittadini».
Come la accoglieranno all’Amsa?
«Bene. La cultura aziendale si deve sposare alla visione della città che ha un politico».

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