Vale cade e sprofonda «Ho rovinato tutto, ma se parto bene...»

Quando le cose non vanno bene ciò che conta, oltre a rimboccarsi le maniche, è che ci sia una spiegazione a cui aggrapparsi. Ebbene, c’è. Il Vale è caduto. Ecco come si motiva il disastroso dodicesimo posto di Rossi&Rossa in quel di Jerez, Scala del motorismo mondiale nonché loggione valentinesco tante sono le imprese regalate dal Fenomeno in terra andalusa (otto vittorie spalmate in tutte le classi). Certo, quando le cose non vanno bene è anche necessario non inciampare in eccessi di ottimismo. Per cui, bisogna saper ammettere che, senza volo, il Vale avrebbe azzannato la seconda fila, non di più, visto che la prima era terreno di caccia esclusivo di Stoner, Pedrosa e Lorenzo. Soprattutto, quando ogni cosa gira storta, bisogna anche avere la lucidità di accorgersi se qualcosa di buono accade. Per dirla con Rossi, «l’unico aspetto veramente positivo della giornata resta che non mi sono fatto male». Parole sante.
Per cui, massì, l’uomo è sano e in via di guarigione e c’è più di un motivo per sperare nella super rimonta. Tanto più che davanti, quinto e sesto, ci sono Simoncelli e Dovizioso, e Valentino darà l’anima per andare a prendere almeno gli italiani. Se poi saran rose...
Massì, non sarebbe una meraviglia vedere tre italiani che rincorrendosi fra loro si ritrovano a rompere le scatole al poleman Stoner, all’altro hondifero Pedrosa e a Lorenzo su Yamaha? È sperare troppo? Forse sì. Anche se Marco e Andrea hanno Honda ufficiali come i due E.T. che la pole se la sono giocata a suon di temponi in scioltezza. «Però non sono più così lontani come in Qatar...» ha tenuto a precisare il Vale che proprio per questo si è rammaricato ancora di più: «Mi dispiace, la caduta ha rovinato tutto, perché stavo andando piuttosto bene con la moto giusta, quella che mi piaceva di più e che avrei usato dopo per fare il tempo con la gomma morbida».
Invece niente, gli è toccato al contrario fare il gambero e vedersi scalare sempre più indietro nella classifica. «D’altra parte, ho dovuto girare con l’altra moto che era molto diversa, un esperimento che purtroppo non ci ha favorito (sott’inteso: di solito si preparano due moto quasi identiche, ma in Ducati, Vale e i suoi, stavano ancora facendo test per trovare la soluzione migliore, ndr)». E ancora: «È proprio un peccato, ho scelto il momento sbagliato per commettere un errore e finire a terra... perché altrimenti la seconda fila sarebbe stata alla portata mia e della Ducati... Avrei potuto stare con Simoncelli, Spies, Dovizioso, che hanno tutti il nostro passo» ha infatti sottolineato rinfocolando l’ottimismo dei tifosi nazionalpopolari.


Perché serve pensare positivo e perché su una pista da lui così amata è obbligatorio incrociare le dita sperando gli riesca una della sue gare da rimonta-terribile-rimonta. Lui, giusto per puntellare le nostre aspettative, ha poi buttato lì: «La pista mi piace e il nostro passo non è male: vediamo quanto posso recuperare se riesco a fare una buona partenza...».

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