Valentino Rossi

Valentino Rossi uno dei personaggi dell'anno? No, grazie. Sarebbe troppo poco

Valentino Rossi

Valentino Rossi uno dei personaggi dell'anno? No, grazie. Sarebbe troppo poco. Riduttivo. Quasi offensivo nei riguardi di un campione che fra moltissimi alti e qualche basso è riuscito nell'impresa di rappresentare il nostro sport a cavallo di due secoli e due millenni. No, grazie perché Vale Rossi non è Flavia Pennetta che vince qualcosa di grande e bello e importante al crepuscolo della carriera. Vale Rossi è uno che al crepuscolo della carriera, lotta e lotterà fino all'ultimo per conquistare per la decima volta qualcosa di grande e bello e immenso. La differenza c'è, ed è grassa. Vale Rossi non è una medaglia olimpica del tiro che fa bella l'Italia ogni quattro anni e poi crudeli come siamo ce la dimentichiamo. Vale Rossi non è uno scudetto, una Champions, un Mondiale che ogni tanto proietta il nostro calcio e il nostro Paese in alto, però poi cambiano gli allenatori e cambiano i calciatori. Vale Rossi è una costante del nostro Paese. Da oltre venti anni. Valentino è semplicemente di più. Appartiene a quella stretta cerchia di sportivi immensi che non vengono certo nobilitati da un'impresa o una stagione in particolare o dall'ultimo acuto. Come si vorrebbe invece fare ora, visto l'amaro finale del mondiale accarezzato, sfiorato, disintegrato in mezzo ai veleni dei Marquez e dei Lorenzo. Per cui, ancora, no grazie. Macché personaggio o fra i personaggi sportivi dell'anno. Vale siede in compagnia di ben altra gente. Una ristrettissima cerchia di immensi che hanno fatto grande il nostro sport sapendo ripetersi. Guida con Tazio Nuvolari e impenna con Giacomo Agostini. Pedala con Fausto Coppi e Ginaccio Bartali e, massì, Felice Gimondi. Scia con Gustav Thoeni e soprattutto Alberto Tomba. Palleggia con Gianni Rivera e Gigi Riva e l'omonimo Rossi di nome Paolo. Si tuffa con Di Biasi e nuota con Federica Pellegrini. No, Vale Rossi non è personaggio quest'anno. È personaggio sempre e da sempre. Prerogativa dei davvero grandi.

Semmai, al contrari, l'amaro e polemico e scorretto e comunque triste finale imbiscottato di questo campionato motociclistico, ha tolto qualcosa al personaggio Vale Rossi. Che però è talmente grande che nessuno se n'è accorto.

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