Van Gaal annuncia l'addio a marzo: perchè può succedere solo in Germania

Il tecnico olandese del Bayern ha confermato che anche se dovesse eliminare l'Inter e poi vincere la Champions il suo periodo in Baviera si è ormai concluso. Da quelle parti nessuno glielo rimprovererà alla prima occasione: nè giornali, nè dirigenti

Per una volta prendiamo spunto da quello che succede in Baviera, a Monaco. Per una volta cerchiamo di prendere esempio da quello che accade da quelle parti. Il tecnico olandese, reduce da uno scudetto e da una finalissima di Champions, ha deciso, d'accordo con il management del club, di lasciare a fine stagione la panchina tedesca. Nessuna tragedia. Anzi una bella prova di trasparenza e di chiarezza. Da quelle parti nessuno, tanto meno i critici che pure non hanno risparmiato censure e aspre critiche a Van Gaal,avranno da rimproverare qualcosa all'interessato o ai dirigenti del club Rummenigge e Becknmebauer che hanno condiviso con il tecnico la conclusione del mandato. E sapete perchè? PÉerchì nessuno può pensare che da parte della squadra ci sia, dopo aver perso contatto con la testa della classifica, un tentativo di tirare i remi in barca, insomma di buttarla in vacca per usare un eufemismo.
Rummeniogge ha partlato chiaro, Beckenbauer pure e hanno confidato in altrettante interviste il loro giudizio sul conto del tecnico olandese che di recente ha rotto i ponti non solo con Toni e questo sarebbe comprensibile (aveva ragione lui) ma anche col capitano dell'Olanda e della sua squiadra, cioè Van Bommel che ha dato prova di grande efficienza proprio a Milano, in arrivo dalla Bundesliga.

Tra il tecnico e il gruppo giocatori, a un certo punto, il Bayern ha scelto di portare in Baviera un altro allenatore: sarà scelto con cura, sarà scelto tenendo conto di ogni dettaglio e anche del futuro mercato. Se a Torino si comportassero allo stesso modo con Delneri, avremmo la stessa composta reazione? C'è da dubitare fortemente.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica