Per una volta prendiamo spunto da quello che succede in Baviera, a Monaco. Per una volta cerchiamo di prendere esempio da quello che accade da quelle parti. Il tecnico olandese, reduce da uno scudetto e da una finalissima di Champions, ha deciso, d'accordo con il management del club, di lasciare a fine stagione la panchina tedesca. Nessuna tragedia. Anzi una bella prova di trasparenza e di chiarezza. Da quelle parti nessuno, tanto meno i critici che pure non hanno risparmiato censure e aspre critiche a Van Gaal,avranno da rimproverare qualcosa all'interessato o ai dirigenti del club Rummenigge e Becknmebauer che hanno condiviso con il tecnico la conclusione del mandato. E sapete perchè? PÉerchì nessuno può pensare che da parte della squadra ci sia, dopo aver perso contatto con la testa della classifica, un tentativo di tirare i remi in barca, insomma di buttarla in vacca per usare un eufemismo.
Rummeniogge ha partlato chiaro, Beckenbauer pure e hanno confidato in altrettante interviste il loro giudizio sul conto del tecnico olandese che di recente ha rotto i ponti non solo con Toni e questo sarebbe comprensibile (aveva ragione lui) ma anche col capitano dell'Olanda e della sua squiadra, cioè Van Bommel che ha dato prova di grande efficienza proprio a Milano, in arrivo dalla Bundesliga.
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