Una raccomandazione e un appello ai giovani. Con il nuovo decreto sicurezza in vigore entro pochi giorni, le pene per i writer diventano più aspre e prevedono anche il carcere. Dunque «attenzione, perché il rischio è sempre più reale». Ma il sindaco Letizia Moratti, in un videomessaggio che verrà pubblicato on line sul sito del Comune di Milano, ai ragazzi ricorda soprattutto che per ripulire i muri della città Palazzo Marino ha speso «20 milioni in due anni». E «non si tratta di arte o di murales, sono soldi che potevamo usare per iniziative rivolti ai giovani», proprio a loro quindi. «Aiutateci a spenderli meglio, per fare qualcosa di bello e positivo per voi», è l’appello del primo cittadino.
In attesa però che i ragazzi diventino più virtuosi, il Comune accelera la messa in sicurezza di un bene prezioso che rischia di essere sempre più compromesso dagli assalti di graffitari e «popolo» della notte: le Colonne di San Lorenzo. Ieri mattina il Comitato per la movida, presieduto dall’assessore allo Sport Alan Rizzi e di cui fanno parte il vicesindaco Riccardo De Corato e gli assessori Giovanni Terzi (Attività produttive) e Maurizio Cadeo (Arredo urbano), ha deciso di mettere ai voti lunedì prossimo il progetto di una cancellata davanti alla basilica di San Lorenzo (la versione «a scomparsa», caldeggiata da De Corato, o quella più tradizionale e veloce da installare a cui lavora Cadeo, che proteggerebbe solo la facciata lasciando fuori lo scalone). Per tutelare le Colonne invece le attuali transenne dovrebbero essere sostituite da parigine con le catenelle. «Lunedì prossimo decideremo - riferisce Rizzi -. Sono favorevole alla cancellata proposta da Cadeo, e le parigine sono più decorose delle transenne, che vengono continuamente spostate dai ragazzi, anzi chiediamo un maggior controllo da parte dei vigili». All’ordine del giorno, spiega Cadeo, ci sarà anche «la collocazione di wc a scomparsa, sul modello di Londra e altre città del mondo, che potremmo fornire partendo proprio dalle aree della movida. Se pretendiamo rigore e multiamo, dobbiamo fornire i servizi, o la gente avrà sempre una scusa». Ma insiste anche sull’innalzamento delle sanzioni: «A Barcellona ad esempio chi urina per strada paga 1.500 euro di multa, da noi 500».
Capitolo graffitari. Il video-appello della Moratti è preceduto dalle immagini di due writer di 23 e 29 anni che, sotto l’occhio vigile del vicesindaco, per la prima volta hanno scontato la pena prescritta dal giudice ripulendo il muro della scuola di via Baravalle, imbrattato un anno fa. «La visione del filmato non è una gogna mediatica - precisa De Corato -, ma un mezzo per dissuadere altri writer».
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