Varazze, rivolta contro il porto

«Vogliamo sapere perché l’amministrazione comunale non intende dar corso al referendum sulla zona del retro porto nonostante le 2.300 firme raccolte». Gli esponenti del circolo della Libertà «Varazze per Tutti» accusano l’amministrazione di voler prendere decisioni con piglio «totalitario», senza voler dare ascolto ai cittadini che chiedono, almeno, di vederci chiaro.
«Non sappiamo cosa bolle nel pentolone della maggioranza, né lo vogliamo sapere, ma il fatto certo è che non riusciamo a capire tanta fretta nell’avviare un’operazione di così grande impatto per il territorio - dicono - non vogliamo pensar male, ma le esperienze passate non sono state molto confortanti in termini di ritorno per la città». E continuano: «Ricordiamo che 2.300 cittadini rappresentano il 23 per cento dell’elettorato varazzino, che se proiettati a livello nazionale, rappresenterebbero circa 10 milioni di elettori».


Secondo gli esponenti del circolo della Libertà il referendum esprime la chiara volontà della gente di sapere cosa si nasconde dietro la maxi-operazione «E questo - dicono - affinché il mega intervento possa dare un giusto ritorno anche alla città e non succeda ancora una volta che tutto si trasformi in una pura e semplice spculazione finanziaria per pochi sulle spalle di tutti. E l’amministrazione non può sottrarsi al giudizio dei cittadini».

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