Si chiamava Veniamin e nacque nel 1876 a Kinesma. Studiò nel seminario della vicina Kostroma e dal 1901 all'accademia teologica di Kiev. Fino al 1910 insegnò nel seminario di Voronez. Fece ancora un anno di studi, a Londra, e tornò a insegnare prima a Mirgorod e poi a Mosca. Qui prese il diploma in pedagogia. Nel 1917 rientrò a Kinesma e si offrì come sacrestano e predicatore laico. Nel 1920 prese i voti monastici col nome religioso di Vasilij e fu ordinato sacerdote. Avendo preso i voti, già dall'anno seguente potè essere consacrato vescovo di Kinesma, col titolo di vicario di Kostroma, Egli prese molto sul serio il suo compito: si spogliò di tutti i suoi averi e li distribuì ai poveri, poi si dedicò attivamente alla carità e alla beneficenza. Tanta attività, però, lo fece finire nel mirino dei bolscevichi, che lo arrestarono nel 1923 e lo spedirono al confino nella regione di Komi. Dopo due anni potè rientrare, ma lanno successivo fu obbligato al soggiorno coatto in un villaggio sperduto. Non potendo tornare a Kinesma, venne creato vescovo di Vjazniki e vicario di Vladimir. Ma anche questa volta i comunisti non gli diedero tregua e lo mandarono a Kostroma. Nel 1929, essendosi rifiutato di aderire alla dichiarazione del metropolita Sergij che scendeva a patti col regime sovietico, venne ancora arrestato e deportato negli Urali.
Nel 1932 decise di farsi eremita in un bosco ma fu riarrestato e mandato nel gulag di Rybinsk. Liberato, si portò a Jaroslavl. Nel 1943 ancora lo arrestarono e portarono a Mosca. Condannato al confino a Krasnojarsk, qui morì nel 1945.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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