Il Vaticano: «L’embrione è una persona, non si può congelarlo»

RomaPer la prima volta in un documento dottrinale la Chiesa attribuisce implicitamente la dignità di persona umana anche agli embrioni, dichiarando moralmente illecite la manipolazione degli stessi, la clonazione, l’uso delle pillole abortive, la fecondazione artificiale sia omologa (quella con gameti della coppia) che eterologa (quella con gameti di un terzo donatore). Ammessa invece la tecnica detta Sdc, che utilizza un preservativo forato dal quale prelevare il seme maschile dopo l’atto sessuale per renderlo più concentrato e per veicolarlo nelle vie genitali femminili.
S’intitola Dignitas personae la nuova istruzione della Congregazione per la dottrina della fede, approvata da Benedetto XVI, che sulla scia del precedente documento Donum vitae, pubblicato 21 anni fa, cerca di rispondere agli interrogativi suscitati dalle nuove frontiere delle scienze biomediche. L’istruzione afferma che «l’essere umano va rispettato e trattato come una persona fin dal suo concepimento e, pertanto, da quello stesso momento gli si devono riconoscere i diritti della persona». E ricorda che non si può separare l’atto procreativo da quello unitivo.
Per quanto riguarda le tecniche di aiuto alla fertilità, sono dichiarate ammissibili solo quelle che rappresentato «un aiuto all’atto coniugale e alla sua fecondità». Durante la presentazione del documento in Sala stampa vaticana, Maria Luisa Di Pietro, docente di Bioetica e presidente di Scienza & Vita ha spiegato la liceità del«Semen Collection Device, una preservativo perforato, dal quale prelevare il seme dopo il rapporto sessuale «per veicolarlo, previa preparazione, nelle vie genitali femminili»: un caso in cui l’«intervento del medico è successivo - di aiuto - ad un atto coniugale già verificatosi». La Chiesa rimane invece contraria alla fecondazione in vitro, cioè fatta in provetta, sia quella che usa seme e ovulo della coppia, sia quella che usa il contributo di donatori esterni.
L’istruzione Dignitas personae critica l’enorme sacrificio di embrioni e ne disapprova anche al congelamento, mentre per quanto riguarda gli ovociti, la loro crioconservazione «non di per sé immorale», diventa inaccettabile «in ordine al processo di procreazione artificiale». La Congregazione per la dottrina della fede condanna pure la diagnosi pre impianto, «finalizzata di fatto a una selezione qualitativa» che tratta l’embrione come materiale da laboratorio, così come vengono condannate le tecniche contraccettive che impediscono l’impianto e abortive, come la pillola Ru 486, che eliminano l’embrione appena impiantato.
Infine, il documento mette in guardia dalle manipolazioni genetiche, dall’insorgere di una «mentalità eugenetica» secondo la quale «l’uomo pretende di sostituirsi al Creatore», e bolla come illecita la clonazione.

Per quanto riguarda le cellule staminali, si dice no a quelle embrionali, mentre è approvato il prelievo di quelle dai tessuti di un organismo adulto, dal sangue del cordone ombelicale e dai tessuti di feti morti di morte naturale.

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