Il Bestiario

Il Bestiario, il Sinodigno

Il Sinodigno è un animale leggendario che vuole cambiare le regole del gioco perché ha dimenticato ciò che ha di più caro

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Il Sinodigno è un animale leggendario che vuole cambiare le regole del gioco perché ha dimenticato ciò che ha di più caro.

Il Sinodigno è un essere mitologico che nasce dal Concilio Vaticano Secondo con l’intenzione di reinterpretare ciò che la Chiesa, a partire dai Vangeli, ha costruito grazie a uomini santi in secoli di prudentissimi studi che hanno definito i pilastri della fede che chiameremo dogmi. Il dogma è una parola dal suono severo perché richiama a una legge divina e immutabile che mal si accompagna con la mentalità odierna del “ognuno fa un po’ come gli pare”. Il Sinodigno, che dovrebbe essere uomo di fede, studiato e avveduto, vorrebbe avvicinare i dogmi ai tempi moderni nel tentativo di piegare l’immutabile al mutevole, scordando che la legge, soprattutto la “Nuova” legge della Rivelazione, non è contro la libertà dell’uomo, ma per la felicità dell’uomo stesso. (Naturalmente per “uomo” s’intende l’intero genere umano composto di uomini e donne. Meglio specificare affinché nessuno si possa sentire offeso).

Il Sinodigno sembrerebbe partire dal desiderio di avvicinare il mondo alla fede, quando al mondo, nella maggior parte dei casi, non importa di credere, ma sentirsi legittimato dalla Chiesa nel proprio comportamento, forse per liberarsi da quell’ultimo senso di colpa che gli morde la coscienza. In questa operazione si ha la sensazione che il Sinodigno non si prodighi solamente per salvare il mondo, ma innanzi tutto sé stesso, cioè abbia bisogno di abbassare il livello della questione per giustificare, passateci il termine, le proprie malefatte e la mancanza di fede.

Ciò che il Sinodigno vuole mettere in discussione, sono temi di poco conto, come la Divina Rivelazione che dovrebbe essere modificata in funzione della nuova visione antropologica; la Confessione che non necessiterebbe del pentimento; lo strumento dello stesso Sinodo che avrebbe la pretesa di essere costitutivo della Chiesa e non solo un organo consultivo. Insomma niente di serio. Ma più in profondità, da dove nasce questa spinta dal basso del Sinodigno?

Ed ecco una parabola per far comprendere anche i più duri di cuore. In quel tempo due squadre calcavano un grande campo da calcio. Gli sfidanti, che volevano vincere ad ogni costo la partita, discutevano sulle regole del gioco con l’intenzione di cambiarle a proprio favore. La diatriba continuò tutto il giorno fino a quando si fece sera. Le due squadre a quel punto arrivarono ad un compromesso che scontentava tutti. Quando fu il momento di giocare però si accorsero che a causa del loro litigare era stato dimenticato ciò che era più importante, il pallone. Così tornarono a casa tristi e amareggiati.

Allo stesso modo il Sinodigno, avendo dimenticato Colui che dovrebbe avere di più caro, ha perso l’unica ragione per cui vale la pena vivere.

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