
Ogni anno di pontificato, con l'eccezione di quello in corso e del 2021, Francesco ha convocato un concistoro per la creazione di nuovi cardinali. L'ultimo è stato presieduto lo scorso 7 dicembre, comprendendo 20 elettori e un solo non elettore. Il sacro collegio dopo dodici anni di governo ha l'impronta del Papa morto oggi, sebbene non ci sia un automatismo che leghi la sensibilità ecclesiale di Bergoglio ai cardinali da lui creati.
I numeri
Al conclave che eleggerà il suo successore, parteciperanno 108 cardinali creati da Francesco. Sono 109 se si considera anche l'under 80 Angelo Becciu che per età ha diritto ad entrare nella sistina. "Sopravvissuti" ai precedenti pontificati sono soltanto 27 elettori, di cui solo 5 creati da Giovanni Paolo II e 22 da Benedetto XVI. Specialmente negli ultimi concistori, Francesco ha privilegiato prelati di giovane età tra cui, ad esempio, l'ucraino Mykola Bychok che ha soltanto 44 anni e svolge il suo ministero in Australia.
Nulla è scontato
Il fatto che più di cento elettori siano stati creati da Bergoglio non rende certa l'elezione di un successore in stretta continuità. La storia dei conclavi è piena di sorprese. Nel conclave del 1914, ad esempio, il cardinale Merry del Val entrò nel conclave da papabile rappresentando la continuità dopo il pontificato di Pio X. Alla fine però ad essere eletto fu Giacomo Della Chiesa che era fresco di porpora ma era legato al grande sconfitto del precedente conclave, l'ex segretario di Stato di Leone XIII, Mariano Rampolla del Tindaro.
Sensibilità diverse
Nella lista di cardinali elettori creati da Francesco, ad esempio, compare anche il nome di Gerhard Ludwig Müller. Il porporato tedesco, voluto da Benedetto XVI al vertice dell'ex congregazione per la dottrina della fede, dopo essere stato "pensionato" nel 2017 è diventata una delle poche voci nel sacro collegio ad esternare pubblicamente una differenza di vedute con le decisioni di Francesco. Il prefetto emerito tedesco è il nome più famoso, ma non è l'unico dei membri del sacro collegio che sarà chiamato ad eleggere il nuovo Papa a non essere del tutto assimilabile con le linee principali del pontificato bergogliano.
Il successore sognato
Il pragmatismo e l'ironia del Papa morto oggi hanno fatto sì che in diverse occasioni egli si trovasse ad esternare sul suo possibile successore. Scherzando, Bergoglio gli aveva già "scelto" il nome pontificale: Giovanni XXIV. Nel 2023, sul volo di ritorno dalla Mongolia, Francesco disse che il prossimo viaggio lo avrebbe fatto Giovanni XXIV. Ma anche due anni prima, quando il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa lo incontrò e lo invitò a visitare la città siciliana per il 75esimo anniversario della fondazione della diocesi nel 2025, Bergoglio usò lo stesso nome.
Tra i nomi che il cardinale Bergoglio aveva preso in considerazione nel 2005, quando fu papabile, e poi nel 2013 quando fu eletto c'era proprio Giovanni. Alla fine però il monito del cardinale brasiliano Cláudio Hummes di ricordarsi dei poveri fece sì che il neoeletto preferì chiamarsi Francesco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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